Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

La repubblicana Nikky Haley scrive sui missili israeliani "eliminateli”, la foto diventa virale. Il Brasile rimuove il suo ambasciatore in Israele

Sulla mattanza di civili compiuta da Israele nella tendopoli dell’Unrwa di Rafah (quasi 50 morti) c’è il marchio delle armi made in Usa. Analizzando un video condiviso sui social e consultando quattro esperti di armi esplosive, un’inchiesta della Cnn ha svelato che sulla scena dell’attacco alla tendopoli di Al-Mawasi è visibile la coda di una bomba di piccolo diametro (Sdb) GBU-39 di fabbricazione statunitense, in particolare dell’azienda Woodward del Colorado. La rivelazione rende evidente il corto circuito tra la condanna arrivata nelle scorse ore dal vice ambasciatore all’Onu Robert Wood (“abbiamo il cuore spezzato, siamo inorriditi”) e la provenienza americana di almeno una parte delle armi usate.
''Io non posso dire quali armi o come siano state usate'' nell'attacco israeliano sulla tendopoli a ovest di Rafah, nella Striscia di Gaza. Ma gli Stati Uniti sono stati ''molto chiari con Israele, è imperativo indagare immediatamente e determinare cosa è accaduto. Aspettiamo i risultati'' dell'indagine, ha dichiarato il Segretario di Stato americano Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa in Moldova, rispondendo a una domanda sull'uso o meno di armi americane nel raid. ''Non posso verificare nulla in merito'', ha aggiunto. ''A Gaza anche attacchi limitati, mirati e concentrati possono avere conseguenze orribili, terribili e inaspettate'', ha aggiunto.
I raid incessanti sulla città all’estremo sud della Striscia di Gaza - dove si erano rifugiati centinaia di migliaia di profughi palestinesi - hanno distrutto tende, case e incendiato depositi di aiuti umanitari. E l’offensiva è destinata a durare a lungo: “I combattimenti a Gaza continueranno per altri sette mesi", ha affermato il consigliere per la Sicurezza nazionale di Israele Tzachi Hanegbi, costringendo il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, a ricordargli che Biden “è impegnato per una fine del conflitto il prima possibile”. Intanto l’Idf, l’esercito di Tel Aviv, ha annunciato di aver preso il “controllo operativo” sull’intero corridoio Philadelphia, una zona cuscinetto tra Gaza e l’Egitto dove, secondo Israele, sono stati scavati almeno venti tunnel usati da Hamas, circostanza smentita dal Cairo.
Nella giornata di ieri raid aerei e i bombardamenti dell'artiglieria israeliani hanno ucciso almeno 15 palestinesi da questa mattina a Rafah. Lo riferisce Al Jazeera. In un video diffuso dall'emittente, si vede il fumo che si alza da un edificio di Rafah. Altri filmati mostrano palestinesi feriti da attacchi di quadricotteri nella zona di Tal as-Sultan a Rafah. I continui attacchi hanno spinto molti palestinesi nella parte occidentale di Rafah a fuggire verso Khan Younis.


Hamas, colpita ambulanza a Rafah, morti due paramedici

Due paramedici sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro un'ambulanza a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha detto mercoledì il Ministero della Sanità controllato da Hamas, citato dall'agenzia turca Anadolu. 
In un comunicato, il ministero ha affermato che due membri delle squadre di ambulanze affiliate alla Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) sono stati uccisi quando la loro ambulanza è stata colpita mentre si dirigeva ad evacuare i feriti e i morti nell'area della rotatoria nell'area di Tel al-Sultan.  


soldat israel ima 2160146
© Imagoeconomica


Nikky Haley scrive sui missili israeliani "eliminateli", la foto diventa virale

L'ex ambasciatrice dell'Onu ed esponente del partito repubblicano Nikky Haley, in visita in Israele, ha messo la sua firma su alcuni missili destinati a  colpire Gaza e aggiunge: "America ama Israele, sempre". L'immagine, rilanciata dal politologo statunitense Ian Bremmer, fa il giro dei social.
Nonostante lo sdegno della comunità internazionale, le inchieste de L’Aia per crimini di guerra e contro l’umanità e l’invito delle cancellerie mondiali, compresa quella americana, al rispetto dei diritti umani, Haley ha pensato che mettere la propria firma su un ordigno destinato a colpire la popolazione palestinese fosse il gesto corretto per manifestare la propria vicinanza al governo di Benjamin Netanyahu, le cui decisioni in campo militare hanno già provocato oltre 36mila vittime dall’8 ottobre scorso.


Morti 3 soldati a Gaza, bilancio ora sale a 291

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di 3 soldati della Brigata Nahal uccisi da un ordigno esplosivo vicino Rafah, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che si tratta di Amir Galilov (20 anni), di Uri Bar Or (21 anni) e di Ido Apel (21 anni). Nello stesso episodio sono rimasti feriti anche tre altri militari, di cui uno grave. Il bilancio dei soldati caduti dall'inizio della operazione di terra a Gaza è ora arrivato a 291.
Ieri i carri armati israeliani hanno condotto un secondo giorno di attacchi a Rafah e funzionari sanitari palestinesi riferiscono che diverse persone sono rimaste ferite stamattina a causa del fuoco israeliano nella zona orientale di Rafah. Lo riporta Reuters, ripresa dal Guardian. Fonti palestinesi sostengono che alcuni depositi di aiuti sono stati dati alle fiamme. Secondo Reuters, i residenti hanno affermato che i costanti bombardamenti israeliani durante la notte hanno distrutto molte case nella zona, da dove la maggior parte delle persone è fuggita dopo l'ordine di evacuazione da parte di Israele.


Idf: pieno controllo operativo corridoio di Filadelfia

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno rivendicato di avere il pieno ''controllo operativo'' del cosiddetto 'corridoio di Filadelfia', striscia di terra lunga 14 chilometri tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. I militari israeliani sono quindi fisicamente presenti nell'area. Durante l'operazione nella zona vicino a Rafah sono stati scoperti almeno 20 tunnel che attraversavano il territorio del Sinai, ha spiegato l'esercito israeliano. Con il pieno controllo del 'corridoio', l'Idf ritiene che Hamas non sia più in grado di contrabbandare armi dall'Egitto.


gaza macerie deposit 478980

Il Brasile ha rimosso il suo ambasciatore in Israele

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha rimosso definitivamente il suo ambasciatore in Israele, Frederico Meyer, che era stato convocato per consultazioni a Brasilia nel quadro delle tensioni create dall'intervento militare israeliano a Gaza, ed era poi tornato a Tel Aviv il 24 maggio. Ma la Gazzetta ufficiale brasiliana ha ora pubblicato un decreto in cui si rende noto che Meyer è stato nominato nuovo rappresentante speciale del Brasile alla Conferenza delle Nazioni Unite sul disarmo a Ginevra. Di conseguenza, rilevano fonti diplomatiche brasiliane, la rappresentanza diplomatica in Israele resterà senza ambasciatore e sarà guidata dall'incaricato d'affari, Fábio Farias. Questo annuncio giunge dopo che il governo di Brasilia ha nuovamente condannato il recente attacco israeliano domenica contro un campo profughi palestinese nella Striscia di Gaza. Le relazioni brasiliano-israeliane sono diventate molto tese da febbraio, quando il ministro degli Esteri, Mauro Vieira, ha ordinato all'ambasciatore Meyer di rientrare in Brasile, dopo che il governo Netanyahu ha dichiarato Lula come "persona non grata".  Tale dichiarazione da parte delle autorità israeliane è arrivata dopo che il capo dello stato aveva paragonato le azioni di Israele all'Olocausto promosso dalla Germania nazista.


Sánchez, noi e i Paesi arabi vogliamo lo stop alla violenza

"È stato un onore ricevere il Comitato Ministeriale Arabo-Islamico su Gaza a un giorno dal riconoscimento della Palestina come Stato da parte della Spagna. Condividiamo con i Paesi arabi la volontà e l'impegno per porre fine alla violenza e di rendere la soluzione dei due Stati una realtà": lo ha scritto su X il premier spagnolo, Pedro Sánchez, dopo aver ricevuto a Madrid il primo ministro palestinese, Mohammed Mustafa e gli altri membri del gruppo di contatto arabo per la Striscia (alti esponenti dei governi di Arabia Saudita, Qatar, Giordania e Turchia e il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, Hussein Ibrahim Taha). "Confidiamo che il riconoscimento restituirà al popolo palestinese la speranza che sia possibile per la regione un futuro di pace, sicurezza e prosperità", ha aggiunto Sánchez.

ARTICOLI CORRELATI

Raid israeliano massacra civili in una tendopoli a Rafah, corpi carbonizzati e bimbi decapitati

L'Aja ordina a Israele di fermare l'aggressione a Rafah, Ben Gvir: ''Antisemiti, la occuperemo''

Gaza, bombardata scuola nel campo profughi di Nuseirat: quattro morti

A Gaza superate le 35.000 vittime, Guterres: ''Sconvolto da escalation a Rafah''

Gaza: ''Spari contro un veicolo ONU vicino al valico di Rafah, un morto e un ferito grave''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos