Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Era il 26 aprile del 2020: la mattina ricevetti la notizia della dipartita del compianto Giulietto Chiesa.
Immediatamente milioni di persone come me avvertirono l'enorme vuoto che si sarebbe creato in sua assenza. "Quanto manca la sua voce" scrivono gli utenti sotto i suoi video, sempre più visitati.
È un dato di fatto incontrovertibile che Giulietto riuscii a prevedere i principali scontri bellici che oggi ci troviamo a dover assistere. Basti ricordare i numeri dell'intervista che ha rilasciato al direttore di questo giornale Giorgio Bongiovanni: la guerra in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente e lo scontro sempre più vicino tra gli Stati Uniti (Nato e suoi vassalli) con i nuovi poli politici ed economici, Russia e Cina in testa.





Lo scenario che si prospetta nei prossimi anni supera di gran lunga le anticipazioni orwelliane di '1984', anzi, tale futuro-presente già fa intravedere quello che potrebbe essere l'ultimo 'atto' europeo: "Una guerra contro la Russia si combatterà in Europa" disse Chiesa, ricordando come saranno proprio gli abitanti del vecchio continente a pagare per le scellerate decisioni di Washington.
È probabile che dalle prossime settimane, forse mesi, assisteremo a qualcosa di molto grave sulla frontiera ucraina perché è da lì che ci si prepara per convincere gli europei che bisogna colpire la Russia”. Era il 2015 quando Chiesa aveva pronunciato la guerra con queste parole profetiche in uno dei tanti convegni che teneva in Italia, da nord a sud.  In questo delicatissimo momento storico, in cui l’Europa dopo decenni è ripiombata nell’incubo di una guerra interna che potrebbe allargarsi e diventare mondiale, non è scontata la tragica possibilità: “Quello che sta accadendo sotto i nostri occhi è l’inizio della terza guerra mondiale”, aveva avvertito.





Il periodo in cui Chiesa fece questa conferenza era quello immediatamente successivo al golpe in Ucraina dove i neonazisti addestrati dalla NATO e foraggiati dalla CIA, avevano messo a ferro e fuoco la capitale e alcune delle principali città ucraine per spodestare il governo democraticamente eletto di Viktor Yanukovich. “Le forze che hanno abbattuto Yanukovich che combattevano nella Euromaidan”, aveva ricordato Chiesa, “erano state preparate da lungo tempo sui territori ucraini, polacchi e della repubblica Baltica. Guarda caso tutti Paesi che sono parte dell’Ue ma che non sono mai stati de-nazificati e sono entrati in Europa portandosi dietro la memoria del nazismo”, affermò il giornalista.
E se di estremismi si deve parlare, allora non si può tener conto della continua erosione dei regimi democratici nel mondo, accompagnati da una corsa al riarmo senza precedenti dai tempi della guerra fredda. La smisurata capacità atomica di Stati Uniti e Russia rischia seriamente di far scomparire per sempre la civiltà umana.





Riflessioni su fatti che hanno riguardato la storia del nostro passato e che si riflettono inevitabilmente nel nostro futuro.
Dalla famosa 'rivoluzione dell'Euromaidan' del 2014 ad oggi, il mondo è radicalmente cambiato e l'ultima azione di questa classe politica di "Élite", denominata da Giulietto "i padroni universali", potrebbe essere quella di utilizzare quelle armi.
Una eventualità, stando ai discorsi dei leader occidentali, estremamente probabile, se non ormai certa.





Foto © Jacopo Bonfili

ARTICOLI CORRELATI

Tre anni senza Giulietto Chiesa: una voce libera in una Europa oppressa

Addio a Giulietto Chiesa

Giulietto Chiesa: inno alla libertà e alla giustizia
di Giorgio Bongiovanni

Giulietto Chiesa: la crisi dell'Occidente e il ''pericolo di una Terza Guerra Mondiale''

Russia, quasi 6.000 testate atomiche (e non) minacciano l'avvento della terza guerra mondiale

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos