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La Camera Usa ha approvato gli aiuti a Zelensky per 61 miliardi di dollari: "La conseguenza è prevedibile: tra dodici mesi l’Ucraina avrà meno territori di quelli che possiede e molti più morti nelle bare"; soltanto una piccola parte del denaro Usa sarà spesa per l’acquisto di armi. "23 miliardi verranno utilizzati dagli Stati Uniti per ricostituire le scorte perdute; 14 miliardi saranno usati dal Pentagono per comprare armi per l’Ucraina direttamente dall’industria militare americana; 11 miliardi finanzieranno le operazioni militari statunitensi in Ucraina per migliorare le capacità dell’esercito ucraino, ad esempio, spese per la collaborazione tra l’intelligence di Kiev e Washington e per l’addestramento dei piloti ucraini. Circa 8 miliardi di dollari saranno spesi in assistenza non militare al regime di Zelensky: ospedali, scuole, pensioni, trasporti".
È questa l'analisi del professore Alessandro Orsini riportata dal 'Fatto Quotidiano' in merito alla disfatta ormai inevitabile dello Stato Ucraino. Le previsioni di Orsini, giacché ne dicano i vari 'esperti' da talk show, si sono avverate tutte e ad oggi anche i massimi livelli dell'intelligence ucraina dicono che il paese capitolerà nel giro di pochi mesi.
Ma allora perché i veri 'figli della NATO' insistono? "Il fine degli atlantisti - ha scritto Orsini - è impedire che l’Ucraina crolli prima del voto per le europee: i vari Calenda non hanno problemi a perdere una faccia che non hanno, ma dopo il voto, non prima. Per Biden vale lo stesso discorso: l’Ucraina deve combattere fino alle elezioni di novembre per la Casa Bianca".
Il conflitto andrà avanti e una volta che Kiev avrà perso per sempre l’accesso al Mar Nero sarà "un Paese senza peso internazionale e senza più un futuro. La cosa migliore che possa accadere agli ucraini è che la guerra finisca immediatamente per conservare Odessa da cui partiva il 70% delle loro esportazioni prima della guerra. Per riprendere tutto, Zelensky rischia di non conservare niente".
In tutto questo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden distribuisce doni e pacche sulle spalle a regimi dichiaratamente nazisti, e quindi antisemiti (Kiev non dimentichiamo annovera tra le sue fila il battaglione Azof, apertamente nazista) mentre dall'altra appoggia Netanyahu e il genocidio a Gaza, fornendo all'esercito d'Israele le bombe che uccidono i palestinesi.
"La Camera Usa - ha scritto il sociologo - ha appena approvato un pacchetto di aiuti a Israele così distribuiti: 5,2 miliardi di dollari per espandere il sistema missilistico israeliano; 3,5 miliardi per l’acquisto di sistemi d’arma avanzati; 1 miliardo per migliorare la produzione di armi; 4,4 miliardi per altre forniture e servizi. Alcuni ritengono che a Gaza sia in corso un genocidio; altri lo negano. Qualunque cosa sia in corso a Gaza, Biden la rende possibile". E poi ancora:  "È incredibile che l’Occidente non riesca a prendere coscienza di essere una civiltà sterminatrice nonostante una documentazione storica inoppugnabile. Gaza è soltanto uno dei tanti stermini della civiltà occidentale", ha concluso Orsini.

Fonte: ilfattoquotidiano.it

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