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Inascoltate le parole del procuratore aggiunto reggino Giuseppe Lombardo

Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo aveva già lanciato l'allarme due anni fa, durante la conferenza del maggio 2022 "Traditi, Uccisi, Dimenticati": nel distretto giudiziario reggino manca "la stagione dei gesti concreti e di investimenti di uomini e mezzi. Mantenendo costante, numeroso, visibile il presidio sul territorio. E questo non sta avvenendo". Il contrasto alla mafia, ribadiva allora, è un "termine assolutamente assente nell'agenda politica nazionale".
Nel tempo, le condizioni non sono migliorate, anzi, un recente avvenimento ha confermato la scarsa attenzione sul tema della giustizia in quel territorio.
Il Comune aveva deciso di emettere senza preavviso, mercoledì scorso, un’ordinanza di inagibilità dei locali utilizzati dalla Procura generale e di proprietà dell'Arcidiocesi, per motivi "di pubblica incolumità".
La decisione è stata assunta dai dirigenti del settore Urbanistica dopo una riunione nel corso della quale la Procura generale ha informato il Comune degli interventi che sono stati eseguiti di recente per superare le criticità strutturali dell'edificio, che ospita, oltre alla Procura generale, gli uffici del Giudice di pace.
Il provvedimento è stato ritirato ma i disagi provocati non sono stati pochi, hanno sottolineato il Procuratore generale, Gerardo Dominijanni, e la presidente del Tribunale, Grazia Arena.
"Sono veramente rammaricata - ha detto la presidente Arena - per l'interruzione che si è determinata. Sono stata costretta a fare saltare le udienze e a non fare esercitare la giurisdizione". Secondo il Pg Dominijanni, "ciò che è accaduto è stato provocato da un 'cortocircuito' istituzionale. Nonostante la situazione fosse già nota al Comune sin dal febbraio scorso, è stato deciso di emettere, senza alcun preavviso, un provvedimento che ha comportato il blocco di tutte le attività. Un fatto particolarmente sconcertante. È stato inibito l'accesso ad un ufficio che ha competenze in materia di libertà personale e che tratta processi di ‘Ndrangheta. In questo senso, c'è stata, secondo me, una mancata valutazione delle conseguenze del provvedimento da parte degli uffici comunali".


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Giuseppe Lombardo © Imagoeconomica


Le criticità hanno avuto origine dal distacco in alcuni locali interni di porzioni di intonaco. "Da parte nostra - ha aggiunto il procuratore generale - c'è stata massima attenzione sulla situazione. Dal 2022 ho contatti con la Città metropolitana per ottenere nuovi locali per l'ufficio e dal febbraio scorso, quando abbiamo avuto contezza della pericolosità dell'attuale edificio, ho attivato tutti i canali per ottenere il trasferimento, che dovrebbe, comunque, essere attuato a breve. Nel frattempo, però, è arrivato il provvedimento di chiusura dei locali. Certo, una telefonata sarebbe stata sufficiente per gestire meglio la situazione".
Già in un precedete articolo avevamo sottolineato le gravi criticità del distretto giudiziario reggino, costretto ormai da tempo, a lavorare in condizioni non ammissibili per un paese civile.
Al Tribunale, come spiegato dal presidente Maria Grazia Arena nel 2021, si è costretti a fare i "salti mortali" per celebrare le udienze.
Parliamo di un territorio in cui la 'Ndrangheta fa sentire incessantemente la sua presenza e non è certamente una mafia di second'ordine: ma “un vero e proprio sistema di potere ben ramificato” e “unitario”, dotato di gerarchie “visibili” e caratterizzato dalla presenza di “associati occulti” che, come tali, “non devono in alcuna occasione essere dichiarati ai componenti della struttura di base, in quanto chiamati ad operare in contesti ‘riservati’, mediante strutture apicali ‘segrete’ la cui esistenza è nota solo ad una ristretta, e selezionatissima, cerchia di affiliati di rango elevatissimo”.
Alla luce di questo quadro lo Stato non dovrebbe fare i conti della serva e riservare al servizio giustizia tutte le risorse di cui ha bisogno. Ma forse è più importante riuscire a sbattere in galera i giornalisti e fare la guerra alla magistratura.

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