Le minacce sarebbero arrivate a seguito della pubblicazione del libro di Guido Bonini sulla storia del padre, dal quale ha chiuso ogni tipo di rapporto
La procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo su Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale, per minacce nei confronti del figlio Guido Bonini. Il verbale dell'audizione di quest'ultimo, sentito nei giorni scorsi, è stato trasmesso alla Procura generale di Bologna che l'ha prodotto nell'appello in corso per Bellini, attualmente in carcere e condannato in primo grado all'ergastolo per la strage alla stazione del 2 agosto 1980. Domani è in programma la seconda udienza del processo di secondo grado: oltre a Bellini sono imputati l'ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel e l'ex amministratore di condominio Domenico Catracchia, condannati in primo grado per depistaggio e false informazioni a pm. Del nuovo fascicolo sull'ex terrorista Bellini, coordinato dal procuratore di Reggio Emilia Gaetano Calogero Paci con la pm Giulia Galfano, dà notizia Repubblica Bologna e la circostanza trova conferme in ambienti giudiziari. Guido Bonini ha pubblicato lo scorso anno un libro, "Il figlio del male”, dove parla delle attività criminali del padre, dal quale ha preso le distanze da anni arrivando a cambiarsi il cognome con quello della madre. “E una bestia, che ha solo usato me e la mia famiglia. Un diavolo-tigre”.
Nel libro Bonini parla di Bellini e dei suoi collegamenti con la criminalità organizzata e pezzi dello Stato e figure di spicco della politica come l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Tra le dichiarazioni anche il legame tra Bellini e Gladio, e altri pezzi deviati dello Stato. Il libro ha molto infastidito Bellini che lo ha bollato come “un libraccio”, contenente “falsità”. Quindi l’ex di Avanguardia Nazionale avrebbe minacciato il figlio in maniera piuttosto esplicita. Da qui la denuncia. Dall'estate scorsa Bellini è in carcere per il rischio che commetta reati proprio contro l'ex moglie e contro il giudice della sentenza di primo grado del processo per la strage. Una condanna per la quale è stata decisiva la testimonianza dell’ex moglie di Bellini, Maurizia Bonini. Per entrambi è stata attivata una forma di scorta con vigilanza dinamica sotto casa.
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