Presentata relazione del presidente reggente della Corte d'Appello Giuseppe Melisenda Giambertoni
"Le priorità della Direzione Distrettuale Antimafia, sono da individuare nelle indagini, molto complesse e assai delicate, purtroppo ancora necessarie nonostante il tempo trascorso, sulle Stragi del 1992. Sono tuttora in corso di svolgimento attività di indagine nell'ambito di procedimenti, sia nei confronti di noti che di ignoti, relativi alle Stragi del 1992, assegnati ai magistrati facenti parte del 'gruppo stragi'". E' quanto emerge dalla relazione del presidente reggente della Corte d'Appello di Caltanissetta Giuseppe Melisenda Giambertoni, illustrata in occasione della cerimonia d'apertura dell'anno giudiziario. "Di notevole complessità e rilevanza - si legge nella relazione - è l'ordinanza cautelare emessa dal Gip di Caltanissetta nell'ambito di un procedimento penale nei confronti di due indagati per false informazioni al pubblico ministero commesso nell'ambito delle indagini sulla strage di Capaci finalizzate a verificare l'intervento di esponenti della destra eversiva nelle fasi preparatorie della stessa. Nell'ambito dello stesso procedimento sono emersi indizi circa l'organizzazione da parte di elementi autodefinitisi 'fascisti' di un sistema di monitoraggio ('osservatorio') a livello nazionale dell'attività giudiziaria, anche mediante componenti occulti per motivi giudiziari e/o politici; tale sistema di monitoraggio avrebbe avuto anche il fine di esercitare pressione nei confronti di magistrati ritenuti 'scomodi'".
ARTICOLI CORRELATI
Strage via d'Amelio: sui mandanti esterni non si archivia. Il Gip redarguisce i pm nisseni
Mandanti esterni, su strage Via D'Amelio il Gip respinge la richiesta di archiviazione
Scarpinato: ''Strage di via d’Amelio è ancora tra noi''
Strage del '92-'93, Scarpinato: ''Riina e Provenzano usati come braccio armato''
Chi ha ucciso Giovanni Falcone