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Le intercettazioni non sono un capriccio e sono essenziali, soprattutto nei reati contro la criminalità organizzata e nella Pubblica amministrazione”. Così il procuratore capo di Trapani, Gabriele Paci, sulle pagine del Fatto rispondendo alle domande di Sal Caia. Il magistrato, con un passato nella Direzione distrettuale antimafia di Palermo e Caltanissetta, ha espresso preoccupazione per le esternazioni del Guardasigilli Carlo Nordio, il quale ha chiesto di “razionalizzare le spese delle intercettazioni”.
Il ministro dovrebbe fornire dei dati con cui spiega che risultano soldi spesi male e in quali circostanze - ha commentato Paci -. Perché quando il dibattito non è ideologico, la valutazione deve essere tecnica e statistica, vorrei capire queste criticità dove sono. Statistica alla mano, confrontare i soldi spesi, processi fatti o non fatti, o processi fatti con risultati deleteri. Stiamo parlando tra professionisti o è una discussione da bar? Un tema così importante come quello delle intercettazioni si affronta dati alla mano altrimenti è inutile”.
Il ministro della giustizia ha anche detto che la “Procura ha una spesa incontrollata”, ma il procuratore si è chiesto “chi ha verificato che queste spese sono incontrollate?” “Se ci fossero dieci o venti magistrati che fanno intercettazioni inutili, basterebbe intervenire in questi casi specifici, chiamandoli a una maggiore responsabilità. A quel punto si può usare il potere disciplinare, ispettivo oppure chiedere l’audizione dei capi degli uffici”, ha aggiunto Paci. Quanto al “budget” per le Procure, il procuratore di Trapani ha detto che “bisogna capire che budget mi viene fornito e perché. Dipende da quello che spendo ogni anno? Ma se non dovesse essere sufficiente, potrei spendere secondo un criterio cronologico? Significherebbe che finché ci sono i soldi facciamo i processi e quando non ci sono, non li facciamo più. Non vorrei essere il procuratore che deve scegliere tra fare un’indagine di mafia o una grossa indagine sulla pubblica amministrazione, perché il budget è finito. A Trapani, poco tempo fa, abbiamo scoperto tramite le intercettazioni che si stava preparando un omicidio, e lo abbiamo sventato. Come si fa a dire che non servono? Sono uno strumento essenziale”.
A differenza di quanti molti pensano, le intercettazioni non hanno una funzione preventiva dei reati, servono piuttosto “a trovare la prova”. Tagliarle significherebbe “ridimensionare il potere d’indagine, perché a un certo punto devi dire: per questi reati tagliamo, niente intercettazioni”.

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