Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

I finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno arrestato e posto ai domiciliari l'avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli con l'accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale, in esecuzione di un'ordinanza del Gip su richiesta della Procura. Pittelli, condannato lunedì scorso a 11 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo Rinascita Scott, è indagato in quanto amministratore di fatto di una società già in liquidazione poi dichiarata fallita. Con lui sono indagate altre sette persone: tra questi il commercialista  Francesco Saverio Nitti la moglie di Pittelli, Caterina Concolino, Salvatore Domenico Galati, Monica Albano (amministratori unici della società At Alberghiera Turistica srl che si sono succeduti dal 2006 al 2018), la collaboratrice/segretaria dello studio legale di Pittelli, Rita Tirinato, divenuta poi amministratore unico della Sarusi srl, Antonio Marchio, liquidatore della At Alberghiera, e il notaio Sebastiano Panzarella che ha rogato l'atto di compravendita di un terreno edificabile a Stalettì della At Alberghiera alla Sarusi srl "nella consapevolezza", secondo l'accusa, "dell'esistenza di un debito verso la Regione Calabria di 1.043.852,97 euro", hanno scritto gli inquirenti. Su quel terreno avrebbe dovuto sorgere una struttura turistica.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta, accesso abusivo a un sistema informatico e indebita compensazione.
Nei soli confronti di Pittelli la Procura di Catanzaro aveva chiesto la misura cautelare degli arresti in carcere ma il gip Chiara Esposito ha disposto gli arresti domiciliari e il sequestro preventivo di un terreno edificabile a Stalettì e di denaro per circa 1,5 milioni di euro, quale profitto del reato ipotizzato.
La richiesta è stata firmata dai Pm della Dda Irene Crea, Annamaria Frustaci, Antonio De Bernardo e Andrea Buzzelli e dall'allora procuratore Nicola Gratteri - ora capo della Procura di Napoli - in quanto la vicenda è emersa dalle pieghe della maxi inchiesta contro la ‘Ndrangheta Rinascita Scott.
Un altro caso di bancarotta contestato riguarda la mancata richiesta di restituzione di un credito di oltre 800mila euro vantato dalla società At Alberghiera, fallita, nei confronti di un'ulteriore società, la Cromar Immobiliare srl, anche quest'ultima poi dichiarata fallita, pur in presenza di un debito verso la Regione Calabria di oltre un milione di euro derivante dall'anticipo di un contributo pubblico ottenuto nel 2005 per la realizzazione sul terreno sequestrato di un complesso alberghiero, finanziamento poi oggetto di rinuncia e mai restituito. Inoltre Pittelli, Galati, Albano e Concolino, secondo l'accusa, avrebbero distrutto o nascosto i libri e le altre scritture contabili in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari. Per quest’ultimo reato, però, “non è emersa prova sufficiente né della condotta di sottrazione o falsificazione delle scritture contabili, né dello scopo di recare pregiudizio ai creditori e di rendere impossibile la ricostruzione” da parte degli inquirenti. “Il Pittelli, – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare – infatti, ha dato prova di forte capacità di prosecuzione nella condotta delittuosa, avendo continuato a gestire, di fatto, le società di cui erano rappresentanti legali soggetti a lui vicini, ed avendo posto in essere una serie di condotte distrattive. Tale elemento connota di particolare concretezza e attualità il rischio di ricaduta criminosa, avendo dato l’indagato prova di essere già ‘ricaduto’, più volte, nel crimine”.
A carico del liquidatore della At Alberghiera, Antonio Marchio, è stato disposto il sequestro preventivo di circa 77mila euro in relazione all'ipotizzato reato di indebita compensazione di debito iva. Il gip ha disposto due sequestri nei confronti della società At Alberghiera, relativi a due diversi casi di bancarotta fraudolenta: 650mila euro e 824mila euro, per un totale di 1.474.404,54 euro.

Indagato a Pittelli: ''Lascia stare che adesso ti inseguono''
"Lascia stare che adesso ti inseguono perché anche se è cancellata la società comunque è aggredibile, lascia stare che questi 800.000 euro non sappiamo la Regione Calabria che fine farà fare". "Possibile che dopo 7, 10 anni si svegliano di nuovo?". Le conversazioni sono state intercettate dai militari della Guardia di finanza di Catanzaro nel 2018 nello studio dell'avvocato Giancarlo Pittelli tra quest'ultimo e il commercialista Francesco Saverio Nitti. Un'intercettazione che, secondo la Procura di Catanzaro, ha permesso di far emergere un dato importante: "La necessità di vendere il terreno alla nuova società costituita (Sarusi srl) e di mettere successivamente in liquidazione la At Alberghiera Turistica srl nasce dall'esistenza di un debito della società verso la Regione Calabria di circa 800mila euro per un non meglio specificato finanziamento ricevuto e non restituito".
Per quanto riguarda gli amministratori della At Alberghiera, questa viene considerata dall'accusa amministrata di fatto sempre e solo da Pittelli. Un ex commercialista della società, sentito dagli inquirenti ha dichiarato: "Sono a conoscenza che ci sono stati diversi amministratori della società e, se ricordo bene, l'ultima era la moglie dell'avvocato Pittelli, Concolino Caterina, ma io mi interfacciavo esclusivamente con l'avvocato Pittelli per tutto quanto atteneva la At Alberghiera Turistica. Ho sempre inteso la At Alberghiera come un'impresa familiare riconducibile all'avvocato Pittelli. Nel corso della mia collaborazione, penso di non aver mai intrattenuto conversazioni lavorative con gli amministratori della società, ma esclusivamente con l'avvocato Pittelli".

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Rinascita-Scott: oltre 200 condanne. Ex senatore Pittelli colpevole di concorso esterno

De Magistris: ''Su Pittelli avevo visto giusto''

L'ultima trovata di Nordio: ''Rimodulare'' il concorso esterno in associazione mafiosa

'Ndrangheta: Cassazione respinge ricorso Procura su Giancarlo Pittelli 
 

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos