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“Ai napoletani dico di continuare a fidarsi della giustizia. Cercheremo di rendere la giustizia ancora più efficiente per essere credibili”

Nicola Gratteri è ufficialmente immesso nelle funzioni di procuratore della Repubblica di Napoli. La presidente del tribunale, Elisabetta Garzo, ha aperto la pubblica udienza di insediamento venerdì scorso in una sala gremita da magistrati, avvocati, operatori del mondo della giustizia e giornalisti. In aula presente anche una delegazione di cittadini di Catanzaro dove fino a ieri Gratteri ha svolto la funzione di guida dell’ufficio inquirente. Presente anche il procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo. “La grande aspettativa? È una preoccupazione, ma ce la metterò tutta” ha detto Gratteri alla stampa non nascondendo la propria emozione. “In questa bellissima aula sono entrato tranquillo - ha spiegato Gratteri - e ne esco preoccupato. Dopo aver sentito gli interventi del presidente del Tribunale, di Melillo, dei due procuratori generali e degli avvocati, mi sento un po’ più preoccupato. Ero venuto tranquillo, ma mi hanno caricato di elogi, discorsi positivi, e allora la paura di deludere è tanta”.
Ai napoletani dico di continuare a fidarsi della giustizia. Cercheremo di rendere la giustizia ancora più efficiente, per essere credibili in modo tale che la gente ritenga conveniente denunciare”, ha continuato Gratteri. “Dalla città mi aspetto denunce - ha aggiunto - spero di essere credibile e spero che il mio ufficio sia credibile al punto tale da ricevere più denunce rispetto a oggi, perché delinquere non conviene. Ho lasciato la Calabria dove migliaia di cittadini hanno fiducia nella giustizia, hanno denunciato famiglie di ‘Ndrangheta di serie A, quindi spero di riuscire a mettere questo tarlo in più persone possibili nel distretto di Napoli”.

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