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Le parole del Procuratore capo Spiezia all'insediamento


"Accanto alle sfide generali", la Procura di Firenze "è e sarà impegnata nello svolgimento di delicati procedimenti investigativi", come l'indagine in corso sui presunti concorrenti esterni delle stragi mafiose del 1993: "Su questo sento il bisogno di confermare il mio impegno più rigoroso, totale, e leale, affinché l'Ufficio possa completare e portare a compimento tutte le delicate indagini in corso, continuando ad esplorare tutti gli ambiti che restano ancora da verificare, affinché non permanga alcun cono d'ombra". E' quanto ha scritto il nuovo procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia (in foto), in un messaggio per il suo insediamento avvenuto lo scorso 3 ottobre, consegnato oggi ai giornalisti nel primo incontro ufficiale con la stampa al palazzo di giustizia. Spiezia ha incontrato oggi anche il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana, Giampaolo Marchini, e sarà valutata l'ipotesi di realizzare un protocollo d'intesa su taluni temi di interesse generale. "Faremo tutto questo con rigore e grandissima aderenza ai fatti, quali emergenti dalla ricostruzione investigativa, nel rispetto dei criteri di valutazione logico giuridici che presiedono al procedimento di formazione della prova delineati dalla Suprema Corte di Cassazione - scrive Spiezia - Faremo tutto quanto nelle nostre umane possibilità per completare le attività in corso, per portare ulteriore luce sui gravi fatti delittuosi che hanno insanguinato questo territorio. Lo dobbiamo alle vittime di quelle stragi ed ai cittadini italiani tutti. Lo dobbiamo anche per onorare fattivamente la memoria e l'eccezionale lavoro svolto dai nostri illustri predecessori, ossia da quegli eccezionali magistrati che furono Pierluigi Vigna e Gabriele Chelazzi e dai giudici che hanno già posto, con le loro sentenze, delle pietre miliari nell'accertamento giudiziario di quei fatti".
La Procura di Firenze, ha detto il procuratore capo, "raccoglie, dunque, il testimone per portare avanti tale impegno: in ogni settore, incluso quello del terrorismo, di ogni colore e risma, quello del contrasto alle mafie, indigene e straniere, nazionali e transnazionali, consapevole che la bellezza e la ricchezza di questo territorio, in primo luogo culturale ed artistica, costituiscono anche potente fattore di attrazione per il reinvestimento dei proventi illeciti". "Sarebbe velleitario pensare di affrontare anche una sola piccola porzione delle sfide che ci attendono, senza una risposta corale e coordinata di tutte le istituzioni preposte, delle autorità politiche ed amministrative, di prevenzione e di intelligence, ciascuna nel proprio ruolo ma con la reciproca consapevolezza di un apporto collettivo e coordinato - continua il procuratore Spiezia nel suo messaggio di insediamento - Ci conforta oggi l'altissimo ruolo propositivo, di impulso e coordinamento offerto dalla Direzione Nazionale Antimafia, per cui il coordinamento giudiziario è non un mero astratto richiamo dal valore simbolico, ma pratica quotidiana da osservare nelle nostre procedure".

Foto © Imagoeconomica
   

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