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Nicola Gratteri potrebbe prendere il posto di procuratore della repubblica di Napoli lasciato libero da Giovanni Melillo.
Parte infatti come favorito nella corsa alla nomina scoperta ormai da più di un anno, forte di quattro voti su sei ricevuti dalla Commissione per gli incarichi direttivi del CSM. Ma nulla può essere dato per scontato perché Gratteri ha comunque due sfidanti, che sono stati candidati dalla minoranza: il procuratore di Bologna Giuseppe Amato e la procuratrice aggiunta di Napoli Rosa Volpe, che fino a poco tempo fa ha ricoperto il ruolo di reggente dell'ufficio requirente partenopeo. E la decisione finale spetta al plenum che conta di chiudere la partita prima della pausa estiva.
In Commissione, il procuratore che da 40 anni vive sotto scorta ed è costantemente sotto minaccia della ‘Ndrangheta (tempo fa ha parlato di una cadenza di 3-4 notizie al mese di progetti di attentati nei suoi confronti) ha ricevuto i voti di Maria Luisa Mazzola (Magistratura Indipendente), del togato indipendente Andrea Mirenda, della laica di FdI Daniela Bianchini e di Ernesto Carbone (Italia Viva). Se lo schieramento che lo ha sostenuto in Commissione lo facesse anche in plenum in maniera compatta, Gratteri potrebbe contare già su 13 voti e dunque essere molto vicino alla soglia dei 16 voti necessari alla nomina. Molto più ristretta la base di partenza dei suoi concorrenti, visto che Unicost ha 4 consiglieri e Area 6, ma altri voti potrebbero aggiungersi ai loro candidati, a partire da quelli dell'unica consigliera di Magistratura democratica Mimma Miele e di Roberto Fontana, eletto come indipendente ma vicino a Area. E le cose potrebbero cambiare se uno dei due candidati di minoranza riuscisse ad andare al ballottaggio con Gratteri. Potrebbe allora ripetersi lo scenario che si è verificato per la nomina del procuratore di Firenze, con uno spostamento di voti che ha fatto passare sul filo di lana la vittoria di Filippo Spiezia - sostenuto da tutto il centrodestra, da Magistratura Indipendente, da Carbone, dal Pg della Cassazione Luigi Salvato e dal voto determinante del vicepresidente del CSM Fabio Pinelli - su Ettore Squillace Greco, il procuratore di Livorno appoggiato invece da tutte le altre correnti della magistratura, dai due togati indipendenti e dai laici dell'opposizione.
Il procuratore, che a distanza di 24 ore dalla sconfitta ha visto aprirsi la prospettiva quasi certa di diventare il Pg di Firenze, la Commissione Direttivi ha proposto infatti la sua nomina all'unanimità.

Foto © Deb Photo

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