"E' deleterio che questo governo abbia impiegato otto mesi per nominare la commissione antimafia. Abbiamo scritto quella lettera al Governo perché di Chiara Colosimo sono note le frequentazioni con il terrorista dei NAR Luigi Ciavardini e l'amicizia con la moglie. Per una commissione antimafia che dovrebbe essere al di sopra delle parti è una cosa che non accettiamo, come abbiamo scritto nella lettera per esprimere il nostro rammarico verso questo tipo di scelta. Quello che fa più male è che siamo stati completamente ignorati. Siamo i famigliari delle vittime di mafia, non siamo nessuno". Così l'attivista Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo, ospite a Otto e mezzo su La7."Si parla di destra e di sinistra facendola sembrare una scelta politica quando, invece, si dovrebbe parlare di mafia e antimafia. La mia non è una pregiudiziale perché Colosimo è di destra, tant'è vero che ho proposto, anche se non ufficialmente, di nominare per quel ruolo Carolina Varchi, con la quale ho un ottimo rapporto e che ha la stessa estrazione politica di Colosimo. Siamo cresciuti nella gioventù di destra, alla quale apparteneva anche mio fratello. Nella commissione c'è anche Roberto Scarpinato, che sarebbe stato sicuramente un nome ben diverso per la presidenza di un organo antimafia. Per correttezza costituzionale il nome dovrebbe essere condiviso e così non è stato. Giudico dai fatti: se Chiara Colosimo dimostrerà che le sue frequentazioni non incidono sul suo operato da presidente magari potrò pensare di andare in quella che in questo momento non considero ancora casa mia", ha concluso Salvatore Borsellino.
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