La pronuncia della Cassazione: limite di età per giudice popolare è richiesto al momento della sua iscrizione all’albo
La pronuncia odierna dei giudici di piazza Cavour ha sciolto così il 'nodo' giurisprudenziale sui requisiti d'età dei giudici popolari che era stato messo in luce a Bologna nei confronti di Gilberto Cavallini. Due giorni fa infatti, in apertura del processo d'appello, i difensori dell'ex Nar condannato all'ergastolo poiché ritenuto uno dei responsabili della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, avevano chiesto la nullità della sentenza di primo grado appellandosi proprio alla legge del 1951 che disciplina l'età dei giudici popolari. Secondo i due legali, quattro giudici popolari, due titolari e due supplenti, avrebbero superato i 65 anni di età alla data della sentenza. La procura generale bolognese e gli avvocati di parte civile avevano quindi chiesto di rigettare l'eccezione sollevata dai difensori e la Corte d'assise d'appello di Bologna ha rinviato la decisione al 18 maggio proprio in attesa della pronuncia della Cassazione.
La decisione della prima sezione penale della Cassazione "era prevedibile, c'era il rischio che altrimenti venissero annullate decine di processi" ha commentato dell'avvocato Alessandro Pellegrini, uno dei difensori dell'ex Nar Gilberto Cavallini che mercoledì avevano presentato la medesima eccezione, sull'età dei componenti della giuria del dibattimento di primo grado, nel processo di appello sulla strage di Bologna. Ma la pronuncia di oggi "va in contraddizione con altre della prima sezione e di altre sezioni", quindi "c'è un contrasto tra sezioni e dovrebbero essere interessate le sezioni unite". A questo punto si attende la decisione dei giudici di appello bolognesi del 18 maggio. Eventualmente la questione potrà essere risollevata dalla difesa in un ricorso in Cassazione, in caso di conferma di condanna per Cavallini.
Gli avvocati delle parti civili: "Grande soddisfazione"
La decisione della Prima Sezione della Cassazione con tutta probabilità 'salverà' il processo d'appello contro l'ex Nar Gilberto Cavallini, condannato all'ergastolo in primo grado per concorso nella strage del 2 agosto 1980, e fa "naufragare il tentativo di far dichiarare nulla la sentenza di primo grado" nei confronti dell'ex terrorista nero”. Questo il commento rilasciato dai legali di parte civile Andrea Speranzoni, Lisa Baravelli, Alessandro Forti e Alessia Merluzzi, che affermano senza mezzi termini che "oggi è un giorno importante per la giustizia italiana". Oggi, dichiarano gli avvocati dei familiari delle vittime, "la Cassazione ha accolto il ricorso dei pg di Palermo, accogliendo le tesi che noi e la Procura generale abbiamo sostenuto mercoledì in aula". Ovviamente, c'è "grande soddisfazione" per la pronuncia della Cassazione da parte degli avvocati, che ora auspicano che il processo d'appello nei confronti di Cavallini "vada avanti senza altre interruzioni".
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