"Siamo reduci da un crollo di fiducia e anche da scandali interni che hanno posto un problema di credibilità del nostro operato agli occhi dell'opinione pubblica, nonostante la maggior parte dei magistrati siano estranei a certe vicende. Dobbiamo riconquistare la fiducia persa anche ripartendo dal quotidiano e dando la massima attenzione alle parti del processo, ai testimoni e alle vittime e soprattutto mantenendo la capacità di ascolto e un operato trasparente. Non siamo qui per incutere timore, ma per infondere fiducia nello svolgere un servizio. Il tribunale deve essere casa dei diritti di tutti". Così Piergiorgio Morosini - tra le altre cose già giudice a Palermo dal 1994 al 2014, segretario nazionale di Magistratura democratica dal 1010 al 2012 ed eletto come consigliere del Csm nel 2014 - che oggi si è insediato ufficialmente come presidente del Tribunale di Palermo. Alla cerimonia, che si è svolta nell'aula magna della Corte d'Appello al primo piano del palazzo di giustizia, hanno partecipato tra gli altri il procuratore della Repubblica, Maurizio de Lucia, la procuratrice generale Lia Sava e il presidente della Corte di appello, Matteo Frasca, i vertici delle forze dell'ordine, il sindaco Roberto Lagalla.
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