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Il magistrato crotonese Pierpaolo Bruni è il nuovo procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Lo ha nominato il plenum del Consiglio superiore della magistratura al termine della seduta di questa mattina a palazzo dei Marescialli, accogliendo, di fatto, l'indicazione della quinta commissione del Csm, che aveva espresso quattro voti a favore di Bruni e due per l'altro candidato, Marco Del Gaudio, attuale sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia. Il plenum ha espresso 17 voti a favore di Bruni e 14 per Del Gaudio. Pierpaolo Bruni, 55 anni, arriva alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, dopo sei anni passati alla guida della Procura della Repubblica di Paola, dov'era arrivato nel 2017, dopo aver coordinato importanti inchieste contro la corruzione nella pubblica amministrazione, in particolare nel settore della sanità, oltre che contro la criminalità organizzata. Un impegno, quello del contrasto alle cosche di 'Ndrangheta, che ha contraddistinto la sua azione di magistrato fin da quando ha indossato la toga, nel 1997, assegnato subito dopo alla procura della Repubblica di Crotone e applicato, l'anno successivo, alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Da quell'ufficio, per oltre un decennio, Bruni ha coordinato importanti inchieste sulle cosche del Crotonese, cui ha inferto colpi durissimi, come quella denominata 'Scacco Matto' con la quale è stata fatta luce su una lunga serie di delitti e i boss condannati con sentenze che hanno retto fino alla Cassazione. Molte delle sue inchieste hanno comportato il sequestro e la confisca di ingenti beni delle cosche come Tramontana, Heracles, Perseus, motivo per il quale e' stato oggetto di diversi attentati e intimidazioni come peraltro confermato da vari collaboratori di giustizia. Nel 2010 Bruni è stato trasferito alla Procura della Repubblica di Catanzaro e applicato alla Dda del capoluogo con competenze sui territori di Cosenza e Vibo Valentia.

Foto © Imagoeconomica

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