L’Antimafia motiva le sue considerazioni in un documento inviato al Ministro della Giustizia Carlo Nordio
Alfredo Cospito è “indubbiamente pericoloso”, ma c’è una strada alternativa al 41bis che potrebbe essere intrapresa: il regime di “alta sicurezza”. A scriverlo è la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo di Giovanni Melillo nel documento inviato al Guardasigilli Carlo Nordio che nei prossimi giorni dovrà pronunciarsi sulla questione. Nel documento inviato al Ministro della giustizia, la Dna conferma la pericolosità dell’anarchico in sciopero della fame per abolire il 41bis “per tutti”, come egli stesso ha detto: mafiosi compresi. L’Antimafia rigetta le tesi della difesa di Cospito secondo cui le ultime sentenze dimostrerebbero come nel gruppo anarchico il detenuto non potesse essere considerato come capo. "Il gruppo Bencivenga" scrive invece la Dna, a proposito di una delle compagini violente, "trova ispirazione nel pensiero di Cospito, definito ideologo e simbolo della Fai-Fri che propugna la lotta anarchica da compiersi mediante il ricorso ad azioni, anonime o rivendicate, finalizzate all'abbattimento del sistema di dominio capitalistico". "L'evoluzione del fenomeno anarchico appare orientata verso una decisa moltiplicazione dei documenti e degli strumenti di elaborazione ideologica e dei canali decisionali delle conseguenti iniziative violente", si legge nel documento. Una valutazione che "appare potersi considerare al fine di un ponderato apprezzamento dell'effettivo rilievo di misure preventive dell'ordinario trattamento penitenziario". Per la Dna, dunque, Alfredo Cospito è pericoloso ma è possibile trovare un’alternativa al 41bis dove attualmente si trova detenuto. La decisione spetta all’“autorità politica" e quindi al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Nel frattempo l’anarchico continua il suo sciopero della fame.
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