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Le parole del presidente Giuseppe Santalucia, ascoltato dalla Commissione Giustizia del Senato

"Le intercettazioni sono importantissime per accertare reati di criminalità economica. Se venissero depotenziate anche la capacità di confisca dei patrimoni illeciti verrebbe depressa. Quando si fa la comparazione sui costi va fatta anche sul versante di intercettare patrimoni di rilevanti entità". Lo ha detto il presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia (in foto), ascoltato dalla Commissione Giustizia del Senato che sta conducendo un'indagine conoscitiva sulle intercettazioni. "Non credo che si possa diminuire ulteriormente l'area dei reati per i quali sono possibili le intercettazioni - ha affermato Santalucia - non è una priorità ,specie quando si tratta di contrastare un crimine che ha nell'omertà il suo terreno di coltura". 
Il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, ha risposto a distanza questa mattina in Commissione Giustizia al ministro Carlo Nordio che ieri aveva parlato di "costi esorbitanti" tra "i 160 e i 180 milioni di euro l'anno". Santalucia ha ricordato che il "budget è diminuito" con l'ultima Legge di Bilancio e che "i costi che possono apparire importanti se si comparassero alla capacità delle giustizia di recuperare spese processuali a cui vengono condannati i soggetti, sarebbero ridimensionati, oggi la capacità di recupero è nell'ordine del 3-4%". La Legge di Bilancio 2022-23 all'articolo 880 ha tagliato 1.575.136 milioni alle spese per intercettazioni dal 2023 parlando di 70mila soggetti sottoposti a captazioni nel 2021 per un totale di 150mila intercettazioni autorizzate e spesa complessiva di 12.785.338,67 euro ma soprattutto ha spostato la competenza economica sui costi delle intercettazioni preventive e telematiche dal comparto 'Giustizia' a quello 'Sicurezza' nell'apposito programma di spesa per il 'Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze'.
Secondo il magistrato riducendo i reati per l'uso di intercettazioni si creerebbe un pericoloso vulnus in particolare nel contrasto a quelli riguardanti la pubblica amministrazione. 
"Se si disincentiva la collaborazione", ha aggiunto Santalucia riferendosi alla scelta di eliminare i reati contro la pubblica amministrazione dal catalogo del 4 bis (quello che limita l'accesso ai benefici penitenziari per chi non collabora), e "si diminuisce la capacità investigativa", eliminando le intercettazioni, "su quel versante saremo scoperti".
Quindi ha proseguito nell'esposizione: "Nel codice si dice che tutto il materiale intercettativo che non rileva ai fini di prova è segreto ed è affidato a un archivio digitale sotto la protezione del Procuratore della Repubblica. Il materiale rilevante entra nel fascicolo del processo e del dibattimento e viene trattato come qualunque informazione, ma sul pericolo di proiezione all'esterno di notizie che non riguardano i reati, le indagini e che possono ledere la reputazione ci sono importanti norme che possono essere implementate ma la direzione è già chiara, il responsabile del segreto è il Procuratore della Repubblica".
A tal proposito, a suo parere, “si può lavorare forse per migliorare i meccanismi di impermeabilità tra il procedimento penale con l'esterno per quanto riguarda il materiale irrilevante.
"È un problema se vengono rivelate notizie irrilevanti - ha proseguito il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati rispondendo a una domanda della presidente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama, avvocato e senatrice Giulia Bongiorno - ma se vengono rivelate notizie rilevanti non è un vulnus, a meno di non stabilire per legge che le intercettazioni hanno uno statuto diverso da qualunque altra prova che entra a processo come le notizie che si apprendono dai testimoni". "Rispetto alle notizie irrilevanti", ha concluso Giuseppe Santalucia, "il soggetto responsabile si è individuato: il procuratore deve vigilare sulla segretezza dell'archivio, è segreto d'ufficio non un segreto investigativo perché si tratta di materiale irrilevante e per la tutela delle persone". 

Foto © Deb Photo

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