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Cinque minuti e trentasette secondi: è questa la durata di una telefonata datata il 24 luglio 2021 "fatta dal Cardinale Becciu a Sua Santità Papa Francesco", appena uscito dall'ospedale dove aveva subito una complessa operazione. Durante la conversazione "si intendeva spingere il Papa ad affermare circostanze di una qualche utilità" per il processo che stava per iniziare. E risulta "anche piuttosto evidente che la registrazione sia avvenuta all'insaputa del Papa, che essa sia stata fatta dal Becciu in collaborazione con Maria Luisa Zambrano e che fosse presente anche una terza persona di sesso maschile che ai predetti dava del lei". È quanto si legge in un appunto inviato il 26 ottobre scorso dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari Giovanni Caria all'ufficio del Promotore di Giustizia del Vaticano, e visionato dall'Adnkronos, ora agli atti nell'ambito del processo che vede coinvolto il cardinale Giovanni Angelo Becciu già indagato per la gestione dei fondi della segreteria di Stato vaticana e ora inquisito con altre persone anche per associazione per delinquere.
La notizia, quest’ultima, è stata confermata ieri dal promotore di giustizia Alessandro Diddi (che in Vaticano rappresenta il magistrato d’accusa), riferendo gli esiti della rogatoria avviata in Italia, presso il tribunale di Sassari, che ora ha trasmesso in Vaticano i risultati degli accertamenti condotti dalla Guardia di finanza di Oristano sulla Cooperativa Spes di Ozieri, guidata dal fratello di Becciu, Antonino. Interpellati dai cronisti, sia il cardinale che i suoi difensori (gli avvocati Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo) hanno detto di non sapere nulla di questo ulteriore fascicolo. La documentazione è stata trasmessa dal tribunale di Sassari in Vaticano tramite chiavetta.
Il contenuto sono una serie di annotazioni della Guardia di Finanza di Oristano e una serie di estratti di chat provenienti dai dispositivi telefonici sequestrati a Maria Luisa Zambrano, nipote del cardinale, e al fratello di Becciu, che, secondo quanto si legge, avrebbe svolto “un ruolo attivo nella realizzazione delle operazioni di registrazione”.
Sempre nelle annotazioni si parla di "una serie di documenti di trasporto (Ddt) da considerare falsi, presumibilmente creati per giustificare da un certo periodo in poi l'incasso da parte della Spes di cospicue somme di danaro dalla Diocesi di Ozieri".
Una seconda annotazione avrebbe come oggetto "l'ambito dei rapporti tra l'allora vescovo di Ozieri Pintor e i membri della Spes, fra cui coloro che facevano parte anche della Caritas di Ozieri". In particolare, "l'attenzione si è rivolta alle fasi dell'apertura del conto Caritas presso Banca Intesa utilizzato di fatto da appartenenti alla Spes per trasferimento di somme di danaro a vario titolo (oltre che come conto di ricezione del complessivo versamento di euro 125.000 da parte del Cardinale Angelo Becciu con fondi provenienti dalle casse del Vaticano)”. “Credo - rileva il procuratore di Sassari - che risulti a questo punto indubitabile che i rapporti del Vescovo Pintor con i predetti soggetti (in particolare con Tonino Becciu, fratello del Cardinale e legale rappresentante Spes) fossero pessimi, proprio a ridosso dell'apertura del conto corrente, e che il Vescovo Pintor non abbia in alcun modo disposto l'apertura del conto (e presumibilmente ne era all'oscuro)".

Ecco la trascrizione integrale della registrazione.

Cardinale Becciu:
Oh, sei pronta?
Zambrano: Pronta

(minuto 00.05) si sente un rumore verosimilmente corrispondente all’attivazione dell’apparato telefonico del chiamante.

Cardinale Becciu: Si pronto, Santo Padre.
Papa: Come sta?
Cardinale Becciu: Ehh così così, Lei come sta? Si sta riprendendo?
Papa: Ehh riprendendomi da poco eh.
Cardinale Becciu: Eh lo immagino, il cammino sarà lungo, un pochino, della ripresa eh.
Papa: Sì sì.

(minuto 00:26) Si sente una voce maschile in sottofondo, che sembra affermare “Mi faccia sentire”. Non è chiaro a quale dei due interlocutori sia vicino il quarto partecipante.

Cardinale Becciu: Si, senta Santo Padre io Le sto telefonando come ehh con grande sofferenza… ehhh, cioè io per me quasi non dovrei andare più a processo perché mi spiace ma la lettera che mi ha inviato è una condanna… è una condanna ehh perché …io Le volevo solo chiedere se alcuni dati, cioè la cosa è questa, che io non posso chiamarla in Tribunale come testimone, non mi permetterei mai, però ci deve essere una Sua dichiarazione ehh… i due punti sono questi cioè, mi ha dato o no l’autorizzazione ad avviare le operazioni per liberare la suora? Eh, io mi pare glielo chiesi guardi dovrei andare a Londra eeeh eeeh emm… contattare questa agenzia che si darebbe da fare, poi le dissi… ehhh che le spese che ci volevano erano 350mila euro per le spese di questa agenzia, questi che si dovevano muovere e poi per il riscatto avevamo fissato 500mila, dicevamo non di più perché mi sembrava immorale dare più soldi alla… aaa… che andavano nelle tasche dei terroristi… ecco io mi pare che l’avevo informata su tutto questo… si ricorda?
Papa: Quello si mi ricordo ehh vagamente ma ricordo sì ce l’avevo sì.
Cardinale Becciu: Eh…
Papa: Ma per essere preciso… eh ho voluto… eh… chiedere bene bene come erano le cose… eh ho scritto quello no?
Cardinale Becciu: Sì, però mi ha scritto le accuse cioè …eh la teoria degli accusatori dei magistrati, cioè loro mi accusano che ho imbrogliato Lei, che non era vero che io ero stato da Lei autorizzato a fare queste opere, e quindi Lei condivide le accuse di ques…dei magistrati ed io come posso difendermi li se Lei già mi accusa così …eh …mi hanno scritto cioè la lettera e proprio giuridica in cui sono le stesse frasi, stesse idee che mi trovo nell’atto di giudizio che mi porta in processo e quindi Lei condivide quelle accuse eh… Lei mi ha sempre detto che è al di sopra non vuole interferire
Papa: Io sono al di sopra, facciamo una cosa…
Cardinale Becciu: Sì..
Papa: Su questo perché non mi dà uno scritto perché io devo consultare prima di scrivere, no? Mi invia uno scritto, si narra tutto questo e facendo un’altra relazione, eh?
Cardinale Becciu: Sì perché io gliele avevo mandate quelle dichiarazioni, forse non sono piaciute non lo so; perché a me basterebbe che mi annullasse questa lettera, poi se mi vuol dare delle dichiarazioni, bene… cioè dire “ecco, ho autorizzato il Monsignore Becciu quando era Sostituto a fare queste operazioni” a me basterebbe quello
Papa: Mi scriva tutto questo mi fa il favore perché.
Cardinale Becciu: Eh…

Papa: Io non conosco tutte queste procedure.
Cardinale Becciu: Infatti infatti li hanno preso la mano perché si vede che non è scritto da Lei tutto giuridico.
Papa: No no questo è vero.
Cardinale Becciu: E vero è tutto è tutto diritto, ci conosciamo Santo Padre eh…
Papa: Sì sì.
Cardinale Becciu: Mancava il padre che mi scrive, li è tutto è tutto diritto, come anche sul segreto di Stato basta che Lei dica “lo osserviamo? No, non lo osserviamo” va bene, siamo liberi di parlare… “Lo osserviamo? Sì” ma questa è una decisione Sua Santo Padre, io non la obbligo se non lo osserviamo il segreto di Stato… eeeeeh siamo liberi di dire tutto quello che dobbiamo dire, ecco poi…
Papa: Ho capito.
Cardinale Becciu: Ehh quindi..
Papa: Sì, mi invii un po’ queste spiegazioni bene e cosa Lei vorrebbe che io scrissi scrivessi.
Cardinale Becciu: Va bene allora io gliele mando, eh?
Papa: E io vedo domani lo vedrò, eh?
Cardinale Becciu: Sì sì sì e certo però se lo fa redigere da chi è dalla parte contraria… chiaro che mi… che…
Papa: No capisco capisco, no cercherò un altro consiglio, eh?
Cardinale Becciu: Va bene va bene. Le sono grato. Le sono grato davvero, Santo Padre.
Papa: Grazie.
Cardinale Becciu: Prego prego prego.
Papa: Grazie preghi per me eh? Grazie.
Cardinale Becciu: Sì sì reciprocamente.
Papa: Grazie.
Cardinale Becciu: Grazie.

Foto © Imagoeconomica

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