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Il procuratore a Marsala: “Finché non verrà ritrovata l’agenda rossa ci sarà sempre qualcuno ricattabile”

Una grande affluenza di pubblico ha accompagnato la presentazione a Marsala il 13 luglio del nuovo libro di Nicola Gratteri scritto assieme al giornalista Antonino Nicaso,“Complici e Colpevoli”.
Il procuratore Capo di Catanzaro è intervenuto dialogando con il magistrato Bernardo Petralia, già capo del Dap, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Le mafie si relazionano con la società ma rimangono comunque una minoranza” ha esordito Gratteri, soffermandosi poi alcuni degli episodi chiave della strage di via D’Amelio:
“Fino a quando non verrà ritrovata l’agenda rossa sottratta dalla borsa del Giudice Borsellino sul luogo della strage ci sarà sempre qualcuno ricattabile e varrà sempre la pena continuare a indagare e cercare la verità”.
Il magistrato ha poi lanciato un forte appello a non mitizzare le vittime “perché mitizzandole si rischia di dare l’idea che siano modelli irraggiungibili, invece sono esempi concreti che tutti possiamo seguire nel nostro piccolo, facendo il nostro dovere”.
Ad aprire l’incontro è intervenuto il sindaco Massimo Grillo e Giuseppe Lisella, in rappresentanza della sottosezione di Marsala dell’Associazione Nazionale Magistrati.
È un onore accogliere e ascoltare il Procuratore Gratteri dialogare con il dottore Petralia ed è un piacere vedere questa grande partecipazione di pubblico. Una partecipazione e un coinvolgimento della popolazione marsalese e anche di turisti che sta riguardando tutti gli appuntamenti programmati per celebrare il trentennale dalle stragi di mafia del ’92”, ha affermato Grillo.
Un’accoglienza che rende testimonianza al valore delle indagini portate avanti dal Procuratore Capo di Catanzaro e che si è rinnovata nella giornata oggi a Capaci con la riunione del Consiglio comunale straordinario, voluto dal sindaco Pietro Puccio per conferire al magistrato la cittadinanza onoraria.
Impegnato in prima linea contro la malavita organizzata, Gratteri vive sotto scorta già dal 1989.
Il 21 giugno 2005, a seguito di indagini il ROS dei Carabinieri è stato scoperto nella piana di Gioia Tauro un arsenale di armi che verosimilmente sarebbe potuto servire per un attentato ai danni del magistrato.

Foto © Deb Photo

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