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Condanne definitive all'ergastolo nei confronti di Leonardo Campanale di 52 anni e del suo braccio destro, il 36enne Gianfranco Caputi. I due sono accusati di essere gli autori dell'omicidio del 59enne Nicola Lorusso, assassinato a Bari l'11 gennaio del 2015. La misura è stata eseguita dalla squadra mobile di Bari e disposta dalla procura generale della Corte d'Appello.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l'omicidio del 59enne avvenne nell'ambito della guerra di Mafia tra gruppi criminali rivali per il controllo delle attività illecite, cioè traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni ai danni di esercizi commerciali e imprese edili. Gli inquirenti hanno ricostruito che, la mattina dell'11 gennaio di sette anni fa, Lorusso - noto come "il ciuccio" - fu ucciso da diversi colpi di kalashnikov, mentre era in auto con la moglie, non lontano dalla loro abitazione nel quartiere San Girolamo di Bari. L'agguato, per gli investigatori, era la risposta alla uccisione di Felice Campanale, avvenuta a Bari nell'agosto 2013. Campanale, ritenuto all'epoca dei fatti a capo dell'omonimo gruppo mafioso, era in carcere ad Asti per associazione mafiosa nell'ambito di un altro procedimento. Mentre Caputi era agli arresti domiciliari perché coinvolto nell'operazione "Vortice Maestrale" della Dda di Bari.

Foto © Imagoeconomica

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