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Il gip di Brescia Federica Brugnara ha assolto il pm milanese Paolo Storari (in foto) dall'accusa di rivelazione di segreto d'ufficio in relazione ai verbali secretati dell'avvocato siciliano Piero Amara "perché il fatto non costituisce reato". Per il giudice, le motivazioni saranno rese tra 15 giorni. Storari, difeso dal legale Paolo Della Sala, era accusato di aver fornito i verbali coperti da segreto di cinque interrogatori resi da Amara in cui l'ex avvocato esterno di Eni svelava proprio al pm milanese l'esistenza della presunta loggia Ungheria facendo nomi noti, tra cui quelli di alcuni magistrati. Un'indagine che però, a suo dire, sarebbe stata caratterizzata da una sospetta lentezza a indagare da parte dei vertici della procura allora guidata da Francesco Greco (la cui posizione è stata archiviata) e che Storari ritenne di superare consegnando all’ex consigliere togato del Csm Piercamillo Davigo, nell'aprile del 2020 a Milano, quelle rivelazioni in formato word. Nell'udienza del 3 febbraio scorso, per più di tre ore, l'imputato si è difeso dalle accuse sostenendo che la consegna degli interrogatori e delle trascrizioni di tre file audio per fronteggiare alcuni presunti contrasti con il procuratore Greco e l'aggiunto Laura Pedio (ancora sotto indagine) sia avvenuta in un campo lecito, ossia fosse stato "rassicurato" da Davigo di poter riceverne copia in quanto "il segreto investigativo su di essi non era a lui opponibile in quanto componente del Csm". Per la procura di Brescia, invece, Storari avrebbe agito "al di fuori di ogni procedura formale", si legge nell'avviso di conclusione delle indagini, "in assenza di una ragione d'ufficio che autorizzasse il disvelamento del contenuto di atti coperti dal segreto investigativo e senza investire i competenti organi istituzionali deputati alla vigilanza sull'attività degli uffici giudiziari". Un gesto che avrebbe danneggiato l'inchiesta, creato caos nella magistratura e che ha portato il consigliere del Csm Sebastiano Ardita, assistito dall'avvocato Fabio Repici, a costituirsi parte civile perché danneggiato dalla diffusione di quei verbali.
I pm di Brescia Donato Greco e Francesco Milanesi, al termine della scorsa udienza, avevano sollecitato una condanna a 6 mesi per Storari.  "Siamo felici perché Storari è stato assolto dopo una battaglia veramente difficile", ora con questa decisione "speriamo si ponga fine al calvario a cui è stato sottoposto per aver fatto, dal suo punto di vista, il proprio dovere". Così ha detto l’avvocato difensore di Storari Paolo Della Sala dopo l'assoluzione del magistrato. “C’è stato un atteggiamento molto equilibrato da parte della Procura. La sentenza ha tenuto conto della ragionevole prospettiva che legittimava il comportamento che ha tenuto il dottor Storari", ha detto il legale aggiungendo di sperare “che per Storari sia finito il bruttissimo periodo che ha vissuto". Per Davigo, accusato del medesimo reato, il processo si aprirà il prossimo 20 aprile.

Foto © Imagoeconomica

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