Il giudizio potrà essere libero da risentimenti e scopi personali?
Il Guardasigilli Marta Cartabia con un decreto di modifica varato il 3 dicembre, ma pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale solo la vigilia di Natale, ha conferito al Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto in quota a Forza Italia (e già avvocato di Silvio Berlusconi) la facoltà di firma degli "atti del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, direzione generale dei magistrati relativi alla magistratura ordinaria, limitatamente ad - si legge sulla gazzetta - applicazioni extra-distrettuali, aspettative, formazione di tabelle giudiziarie e valutazioni di professionalità".
Ricordiamo che la valutazione dei magistrati, finché la Costituzione rimane questa, è di competenza del Csm. La vera criticità infatti è un'altra: stando alle anticipazioni la riforma prevede anche la stesura di pagelle per i magistrati e anche il riconoscimento all’Avvocatura del diritto di voto nelle delibere sulla valutazione di professionalità e in materia di conferimento degli incarichi direttivi e semi-direttivi. Una ipotesi, come scritto sul Fatto Quotidiano, contro cui si è già espressa l’Associazione nazionale magistrati per il rischio che “tale previsione possa alterare il principio di parità delle parti nel processo e incidere sulla serenità e imparzialità della giurisdizione”.
“L’introduzione delle pagelle per valutare l’operato dei magistrati rispetto alla loro capacità organizzativa, di per sé non può che esasperare una corsa alla carriera che altera la fisiologia della nostra funzione” ha detto il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia sul Fatto di oggi. “Consentire all’Avvocatura di votare nei consigli giudiziari che elaborano le valutazioni di professionalità dei magistrati esaspera la potenziale conflittualità tra categorie professionali” ha detto, specificando di non coltivare “letture maliziose. Le norme sono per ora abbastanza chiare: a chiunque spetti la delega, al ministero non compete che l’adozione di decreti che formalizzano le deliberazioni del Csm che, finché la Costituzione è questa, agisce in autonomia”.
La cosa certa è che ai magistrati (specie ai pm) Sisto non ha intenzione di perdonare nulla. Celebre è la sua frase contro le intercettazioni: “Le esigenze del processo non sono sempre prevalenti: esiste un diritto alla vita privata, alla riservatezza, alla libertà di espressione che conta quanto e talvolta più delle esigenze investigative”. Naturalmente ognuno è libero avere un suo giudizio fintanto che sia libero da risentimenti o scopi personali.
Di Battista: "Realizzati i sogni di Berlusconi"
"Quando mi opposi con tutto me stesso alla nascita del governo dell'assembramento (e fui di fatto costretto a lasciare il Movimento 5 Stelle che accettando di governare soprattutto con Forza Italia tradiva i suoi valori fondanti) lo feci perché immaginai la degenerazione morale che avrebbe realizzato un governo del genere" ma ora "sembra incredibile ma i sogni berlusconiani più oscuri si stanno via via realizzando (nel silenzio generale) grazie ad un governo sostenuto dal Movimento 5 Stelle. Il Berlusconismo, ahimè, è vivo e vegeto nel Paese all'incontrario e questo nonostante il capostipite dell'immoralità sia ormai un anziano che assomiglia a Mao Tse-tung e che crede di vivere nel regno di Frozen". Lo scrive l'ex deputato M5s Alessandro Di Battista in un post in cui aggiunge: "Io non ho mai temuto Berlusconi in sé ma il berlusconismo, quell'insieme di immoralità, interesse e vile affarismo che ha caratterizzato la politica italiana degli ultimi 30 anni circa. Pensavo che tale insieme di malcostume fosse agli sgoccioli dopo le elezioni del 2018. Ma poi è arrivato il governo di tutti; Brunetta, Gelmini e Carfagna sono tornati ministri; Berlusconi è stato ricevuto in pompa magna da Draghi" e "la Cartabia ha scritto una riforma salva-ladri che persino negli anni del berlusconismo ruggente si sarebbero ben guardati da far approvare e, dulcis in fundo, l'ex-avvocato di Berlusconi, tal Francesco Paolo Sisto, attuale sottosegretario alla giustizia, ha appena ricevuto nuove deleghe. Sarà proprio Sisto, infatti, ad occuparsi delle valutazioni di professionalità dei magistrati e di altri aspetti che riguardano le loro carriere e le loro promozioni".
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