Nove in tutto i rinvii a giudizio disposti dal gip di Palermo Stefania Brambille e 23 gli imputati che hanno scelto invece il rito abbreviato. E’ questo il risultato della maxi operazione antimafia "Oro bianco” che ha sgominato pure un vasto traffico di cocaina, approdata in aula in udienza preliminare, che ha fatto luce sul cosiddetto "paracco", ovvero la cosca mafiosa alternativa a Cosa nostra e alla Stidda. La nuova cosca, secondo l'accusa, sarebbe stata messa in piedi dal 60enne Rosario Pace di Palma di Montechiaro, appartenente alla storica famiglia.
Nel blitz, eseguito dai carabinieri all'alba del 13 gennaio scorso, è finito in carcere pure il consigliere comunale di Palma di Montechiaro Salvatore Montalto, 52 anni, arrestato con l'accusa di associazione mafiosa e dimessosi all'indomani dell'arresto. La Dda, fra le altre cose, gli contesta di avere messo a disposizione del clan i servizi bancari dell'Unicredit, di cui era dipendente. Unicredit si è costituita parte civile contro il suo ex dipendente ritenuto infedele. L'associazione per i consumatori Codici, che aveva chiesto attraverso il suo difensore Giovanni Crimi, di costituirsi parte civile, non è stata ammessa: il giudice ha accolto l'eccezione del difensore di Lo Vasco, l'avvocato Daniela Posante, che aveva sottolineato la circostanza che "l'associazione non persegue fini statutari danneggiati in astratto dalle condotte degli imputati". L’inizio del dibattimento è previsto per il 5 aprile mentre per i 23 imputati che hanno scelto il rito abbreviato la requisitoria è in programma per il 26 gennaio.
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