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Aggiornato al 22 settembre il procedimento disciplinare a carico dell’ex segretaria di Piercamillo Davigo

Per Marcella Contraffatto, l’ex segretaria al Csm di Piercamillo Davigo, - indagata a Roma per calunnia -, è sempre più probabile l’avvio di un processo a suo carico. Sarebbe stata lei, infatti, ad aver consegnato anonimamente al Fatto Quotidiano e a Repubblica i verbali secretati di Piero Amara: l'ex legale esterno di Eni ed Ilva che due anni fa ai pm milanesi aveva raccontato di una presunta loggia massonica denominata Ungheria. Inveendo, tra l’altro, false illazioni ai danni di personaggi come il consigliere togato al Csm Sebastiano Ardita.
Ebbene, nella giornata di ieri la Procura capitolina ha depositato l’avviso conclusioni indagini: testimoniando, così, l’ormai prossima richiesta di rinvio a giudizio.
Alla luce della conclusione delle indagini preliminari a suo carico, infatti, il procedimento disciplinare a Palazzo dei Marescialli è stato aggiornato al 22 settembre.
A notificarlo è stato il vicepresidente David Ermini in seduta plenaria al Csm che ieri ha detto: "Stamani è pervenuta una nota con cui la procura di Roma informa il Csm che si è proceduto al deposito in segreteria dell'avviso di conclusione delle indagini”. Ulteriore conferma è giunta anche dal legale della funzionaria sospesa, Riccardo Bolognesi: “Confermo che è pervenuta informazione da procura su chiusura indagini, non abbiamo notizia di quale documentazione sia stata depositata, sarà resa disponibile nei prossimi giorni”.
Un nuovo rinvio, dunque, della decisione da parte del Consiglio superiore della magistratura sul licenziamento della Contrafatto - ora sospesa - prevista per ieri.
I verbali in questioni sono gli stessi che, in formato Word, non firmati, sono stati consegnati dal pm milanese Paolo Storari all’allora consigliere del Csm Davigo nella primavera 2020. “L’ho fatto per autotutelarmi”, ha sostenuto, denunciando contrasti con il procuratore Francesco Greco. Ma al momento Storari è sotto procedimento disciplinare e indagato a Brescia insieme a Davigo per rivelazione di segreto. Greco, dal canto suo, è invece accusato da Storari e indagato per omissione di atti d’ufficio.
Nel mentre, la prima commissione del Csm ha aperto la procedura per decidere se chiedere il trasferimento d’ufficio per incompatibilità nei confronti del procuratore aggiunto milanese Fabio De Pasquale. Una procedura giunta a seguito delle audizioni dei pm milanesi successive al caso dei verbali Amara-Storari.

Foto © Imagoeconomica

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