La prossima settimana, con l'udienza del 21 luglio, entrerà nel vivo il nuovo processo sulla strage del 2 agosto 1980. A testimoniare, infatti, saranno i parenti di Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale, principale imputato in questo processo con l'accusa di concorso nell'attentato che fece 85 morti e oltre 200 feriti. Tra i cinque testi, l'ex moglie Maurizia Bonini, che ha riconosciuto nell'ultimo interrogatorio davanti ai Pg il volto di Paolo Bellini, nel video amatoriale girato in stazione il giorno della strage da un turista straniero. Proprio sulla possibilità di mostrare in aula il video ai testi che interverranno nella prossima udienza, si è consumato un duro scontro tra la Procura Generale e i difensori di Bellini, avvocati Manfredo Fiormonti e Antonio Capitella. I due legali dell'ex Avanguardia Nazionale, infatti, avrebbero voluto un contraddittorio tra il tecnico della polizia scientifica che per conto dei Pg ha 'ottimizzato' il video Super8 e il loro consulente che ha analizzato il filmato. Ma la proposta non e' stata accettata dalla Procura generale, che ha ribadito, come già fatto in passato, di non conoscere né il nome del consulente della difesa né la sua relazione sul video: "Non prestiamo - ha detto Alberto Candi, Avvocato generale dello Stato - il nostro consenso al buio". Accolto invece, da parte dei Pg, il suggerimento della Corte d'Assise di far venire in aula il loro consulente, prima di mostrare il video ai testimoni, perché spieghi il lavoro eseguito per migliorare la qualità del filmato.

Strage Bologna: il 21 luglio in aula i parenti di Bellini
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