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Il Pm della procura distrettuale antimafia, Raffaella Vinciguerra, ha chiesto al tribunale collegiale di Ragusa pene per quasi 130 anni di carcere e ammende per oltre 100.000 euro a carico di 18 imputati nel processo scaturito dall'operazione "Ghost Trash", condotta nel 2017 Gico della Guardia di Finanza di Catania su delega della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo etneo. Secondo l'accusa, l'operazione aveva lo scopo di smantellare una associazione mafiosa finalizzata all'acquisizione di posizioni dominanti nel settore economico della realizzazione di imballaggi, intestazione fittizia di imprese e traffico illecito di rifiuti nel Vittoriese.
Le pene maggiori sono state richieste per gli imputati ritenuti dai pm come soggetti direttamente appartenenti all'associazione mafiosa. Nello specifico si tratterebbe di un clan “stiddaro”, storicamente riferibile ai Carbonaro Dominante, il quale attraverso un'articolazione territoriale riferibile ai Ventura (recentemente condannati proprio per associazione mafiosa) e per coloro i quali per mezzo dell'intestazione fittizia di beni e al traffico illecito di rifiuti sono riusciti ad apportare benefici anche economici diretti alla ipotizzata associazione mafiosa.
Per altri quattro imputati invece, si è deciso di procedere con il rito abbreviato nel dettaglio sono stati 35 gli anni di carcere richiesti e sono stati effettuati sequestri di beni per oltre 35 milioni di euro.
Ecco le pene richieste nel dettaglio: 18 anni per Giombattista Puccio. Elio Greco, Giacomo Consalvo e Michael Consalvo che rispondono dello stesso capo di imputazione sono in altro procedimento, giudicati in abbreviato ma la sentenza non è stata ancora emessa; per loro il pm aveva chiesto la condanna a 12 anni ciascuno per Greco e Giacomo Consalvo e 10 per Michael Consalvo. Tornando al processo ordinario, il pm Raffaella Vinciguerra ha chiesto 14 anni per Giovanni Puccio, Giuseppe Buscema; 12 anni per Luigi Puccio e Salvatore Asta; 8 anni per Carmelo Vona; 7 anni per Salvatore Monachelli, Salvatore Pisani; 6 anni per Benedetto Puccia, Giovanni Marceca, Giuseppe Marceca; 4 anni per Giuseppina Puccio, Zaira Scribano. Pene inferiori quelle richieste per Carmelo Pluchinotta e Salvatore Cicirello e Giuseppe Di Martino 2 anni e 26.000 euro di ammenda; per Luigi Alabiso e Giovanni Di Martino, 1 anno e 13.000 euro di ammenda.

Fonte: laspia.it

Foto © Imagoeconomica

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