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Prima di prendere una decisione sulla Procura di Roma si attenderà la decisione del Consiglio di Stato sul ricorso che riguarda Francesco Lo Voi, Procuratore capo di Palermo, che fu escluso dalla corsa. E' la linea stabilita oggi dalla Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei marescialli.
La pronuncia del Consiglio di Stato, che ha già giudicato illegittima la nomina di Michele Prestipino dando ragione al Pg di Firenze Marcello Viola, è attesa per l'8 luglio.
Lo scorso 11 maggio i giudici di Palazzo Spada hanno bocciato gli appelli di Prestipino e del Csm contro la sentenza del Tar del Lazio che il 16 febbraio scorso aveva riaperto il caso, dando ragione agli esclusi. E hanno stabilito che fu "immotivata" l'esclusione di Viola, che in un primo momento era stato proposto come candidato di maggioranza in una terna che comprendeva anche Lo Voi e il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo. Alla cancellazione del suo nome e alla sua sostituzione con Prestipino in quella terna si arrivò quando scoppiò lo "scandalo delle nomine" con l'intercettazione della conversazione all'hotel Champagne tra Luca Palamara, cinque togati del Csm e i politici Cosimo Ferri e Luca Lotti, in cui Viola (a sua insaputa) veniva dato per vincente.
Sbagliato inoltre, per il Consiglio di Stato, il presupposto della delibera del Csm sulla "sostanziale equivalenza" tra il ruolo di procuratore aggiunto ricoperto da Prestipino fino alla nomina, e quello di procuratore generale di Viola: il Csm avrebbe dovuto dare conto delle ragioni che - "eventualmente ed eccezionalmente" - attribuiscono alle funzioni svolte da Prestipino una valenza superiore a quelle di un Pg. Un argomento che probabilmente Palazzo Spada riproporrà l'8 luglio, magari assieme ad altre motivazioni. Di qui la scelta dei consiglieri di aspettare prima di stabilire se ci sono i margini per riproporre Prestipino o se non sia più il caso di insistere sul suo nome.

Foto © Imagoeconomica

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