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"Quando venne pubblicato un articolo riguardante le indagini a carico di Antonello Montante (in foto), accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, Linda Vancheri, ex assessore regionale, mi manifestò tutta la sua preoccupazione". Lo ha detto Alfonso Cicero, ex presidente dell'Irsap Sicilia, parte offesa e parte civile, deponendo ieri nell'ambito del processo sul cosiddetto "Sistema Montante" che si celebra con il rito ordinario a Caltanissetta nei confronti di 17 imputati.
Cicero è stato sentito in qualità di indagato di reato connesso. "Linda Vancheri - ha detto Cicero rispondendo alle domande del suo legale, Annalisa Petitto - era preoccupatissima. Temeva che Gioacchino, fratello di Montante, potesse rivelare i segreti che deteneva proprio sul conto di Antonello, non facendomi comunque alcun riferimento a fatti e circostanze specifiche. Ricordo, ancora, che Vancheri mi disse che Gioacchino Montante aveva un'amicizia molto stretta e risalente nel tempo con Dario Di Francesco, il noto pentito di mafia. Temeva anche eventuali reazioni da parte di Giovanni Crescente che dopo aver ricoperto la carica di direttore a Confindustria Caltanissetta, era stato licenziato. Vancheri mi disse che non dormiva la notte e che Montante negli ultimi anni manifestava manie di onnipotenza".
Cicero ha anche riferito un dettaglio: "Fino a quel momento avevo sempre ricevuto telefonate ordinarie da Montante, ma dall'apertura dell'inchiesta cominciò a contattarmi con la procedura in anonimo".
L'ex presidente di Irsap Sicilia ha poi raccontato di aver appreso dall'imprenditore Giuseppe Catanzaro che Montante, poco prima di sapere di essere indagato "aveva fermato la diffusione di un video girato a Tunisi riguardante l'ex presidente della Regione Sicilia, contenente immagini scabrose sulla vita privata di Crocetta. Stessa cosa poi mi venne raccontata da Linda Vancheri. Lei però lo fece dopo la notizia dell'indagine a carico di Montante".
Ha anche aggiunto che lui e Marco Venturi, temevano di essere intercettati o pedinati da Montante: "Avevamo paura anche di essere ammazzati. Sapeva molte cose delle nostre vite". Catanzaro avrebbe riferito inoltre a Cicero che l'ex leader di Confindustria Sicilia, era anche in possesso di un video e di un dossier che contenevano fatti imbarazzanti riguardanti la vita privata di Nicolò Marino, ex assessore regionale all'Energia durante la giunta Crocetta.

Foto © Imagoeconomica

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