La scorsa settimana Dimitri De Stefano si era lamentato nelle dichiarazioni spontanee
Il sostituto procuratore generale Walter Ignazitto, applicato dalla Dda di Reggio Calabria specificatamente per il rito abbreviato del processo Gotha, stava per ratificare le ultime tre richieste di condanna nei confronti del collaboratore di giustizia Roberto Moio, per Rosario Giovanni Rechichi e Bruno Nicolazzo (in primo grado condannati il primo a un anno e dieci mesi e gli altri due a 4 anni e 4 mesi), quando la Presidente della Corte d'Appello, Francesca Di Landro (a latere Elisabetta Palumbo e Luigi Varrecchione) è intervenuta per dichiarare che la Corte ha ottenuto l'autorizzazione ad astenersi per alcune posizioni.
Una decisione arrivata dopo che la scorsa udienza uno degli imputati, il rampollo della famiglia di Archi Dimitri De Stefano, aveva rilasciato delle dichiarazioni spontanee avvertendo un pregiudizio nei propri confronti e chiedendo ai giudici della Corte d’appello di astenersi.
In primo grado il troncone abbreviato di Gotha si era concluso con la sentenza emessa nel marzo 2018 dal gup Pasquale Laganà, con 28 condanne e 10 assoluzioni.
In corso, davanti al Tribunale collegiale, vi è anche un processo in Ordinario.
Il processo racchiude cinque indagini parallele della Procura di Reggio Calabria: "Mammasantissima", "Fata morgana", "Reghion", "Sistema Reggio" e "Alchimia"
Principale imputato del troncone abbreviato è Giorgio De Stefano, secondo l’accusa elemento di vertice dell’omonima cosca di ‘Ndrangheta e depositario dei segreti sul cosiddetto livello “invisibile” della ‘Ndrangheta reggina, dotatasi di una struttura segreta legata alla massoneria per interagire riservatamente con istituzioni, politici, imprenditori, ammorbando la vita democratica del capoluogo e della sua provincia. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, voto di scambio, violazione della legge Anselmi, corruzione, estorsione, truffa, falso ideologico e rivelazione di segreti d’ufficio.
Adesso si dovrà capire quelle che saranno le posizioni per cui il collegio non completerà il processo (che a questo punto si dividerà in due parti).
Il processo è stato rinviato al prossimo 25 novembre per la posizione già stralciata dell'avvocato di Giorgio De Stefano.
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