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Il procuratore capo di Catanzaro: “Reati calati del 75%, ma in questo mese le mafie cercavano di approfittare”
“Ciò che si decide, bisogna farlo presto. Non possiamo muoverci al rallentatore, ogni ritardo vuole dire anche favorire le mafie". E’ così che il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, intervistato dal programma DiMartedì su La7, condotto da Giovanni Floris, ancora una volta ha sollecitato la rapidità degli interventi a sostegno di chi opera nel commercio e che è messo in ginocchio dalla pandemia del Coronavirus. Il magistrato calabrese ha spiegato che “il capomafia si presenta come un benefattore, c'è gente che da generazioni lavora in nero a 30 euro al giorno e oggi questi 30 euro non ci sono più. Il capo mafia a queste persone si presenta con i soldi, con la spesa’’. E’ proprio per questo motivo, che ‘’bisogna fare presto - ha affermato Gratteri - ciò che si decide non si deve fare domani ma oggi, perché ogni ritardo vuol dire anche favorire le mafie; la Camorra, la ‘Ndrangheta fanno usura che serve per prendere le attività e fare riciclaggio, penso ai ristoratori, agli albergatori, sono i più penalizzati e devono avere soldi subito altrimenti si rivolgeranno agli usurai e noi perderemo credibilità''.
In conclusone, Gratteri ha ricordato che con l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus “le mafie stanno soffrendo come stiamo soffrendo noi: c'è stata una diminuzione dei reati in Italia del 75% in questo mese. - ha concluso - Ma cercheranno di approfittare della situazione, perché le mafie sono presenti dove c'è il bisogno, dove c'è disgrazia, terremoti, emergenza, lì ci sono le mafie’’.
VIDEO Guarda l'intervento di Nicola Gratteri dal minuto 59'
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