Mancano le "distanze di sicurezza"
di AMDuemila
E' stata rinviata l'udienza di appello del maxi-processo 'Aemilia', che ha fatto emergere l'inserimento della 'Ndrangheta in Emilia Romagna con una fitta rete di affari e interessi della cosca Grande Aracri di Cutro. Il processo si doveva tenere oggi a Bologna nell'aula bunker del carcere della Dozza per circa 150 imputati e in programma doveva esseri l'inizio della requisitoria della pubblica accusa, rappresentata dai tre sostituti procuratori generali Lucia Musti, Valter Giovannini e Luciana Cicerchia. Tre posizioni nel frattempo sono stralciate, una per difetto di notifica e due perché un giudice del collegio ha dichiarato di astenersi su di loro.
I giudici hanno deciso di aggiornare la seduta al 18 marzo dopo che vari avvocati avevano fatto notare l'assoluta mancanza di distanza di sicurezza tra i presenti, oggi un centinaio, e quindi la non conformità con le direttive di precauzione per il Coronavirus. Ma prima del rinvio a far nascere polemiche era stato anche un modulo di autocertificazione fatto compilare prima di entrare ai legali e al pubblico e predisposto dal Dap, dove si sottoscrive di non avere sintomi e di non essere stati nei luoghi di focolaio del virus. "Non possiamo essere considerati solo noi come untori", ha detto l'avvocato Ercole Cavarretta, consigliere dell'ordine di Bologna, facendo presente che lo stesso modulo non era richiesto, ad esempio, ai magistrati.
Fonte: ANSA
Il processo ''Aemilia'' rinviato per il Coronavirus
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