I giudici hanno un mese per verificare la legittimità della richiesta, la palla poi passa al Capo dello Stato che stabilirà la data della consultazione
Con il deposito in Cassazione della raccolta di firme dei deputati di maggioranza è ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per il referendum sulla giustizia. Settantotto sono le firme raccolte dai partiti di maggioranza e depositate all’Ufficio di segreteria della Cassazione. Lo stesso hanno fatto i gruppi di opposizione in Senato, che hanno raccolto quarantuno firme. I giudici della Corte hanno un mese per verificare la legittimità della richiesta e passare la palla al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, su proposta del consiglio dei ministri, stabilirà la data della consultazione. In base ai calcoli del centrodestra, se la procedura sarà particolarmente celere, sulla carta le urne potrebbero aprirsi già a fine gennaio. L'obiettivo, però, resta quello annunciato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio: marzo-aprile 2026.
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