La separazione delle carriere: il sogno di Berlusconi, di Gelli (fratelli di grembiule) e di pochi altri potrebbe diventare realtà a breve.
Non illudetevi, sono in pochi che la vogliono e ancora meno sono quelli che la capiscono fino in fondo.
Ad ogni modo ieri alla camera è stata approvata in terza lettura la separazione delle carriere con 243 sì e 109 no. La maggioranza assoluta è sufficiente a passare la palla al Senato per l'ultima deliberazione, ma non a bloccare il referendum, per cui sarebbero serviti i due terzi dei deputati a favore (almeno 267).
Quando diversi deputati della minoranza parlamentare si avvicinano ai banchi dell'esecutivo per protestare, scoppia la bagarre: feroci scambi di accuse e contatti fisici con qualche esponente del centrodestra, che per poco non sfociano in rissa.
Tutto nella norma verrebbe da pensare, ironicamente parlando si intende.
Ma una domanda resta nell'etere: la riforma quanto costa?
Al di là delle ideologie, dei cori di partito e delle teorie sulla giustizia i cittadini forse vorrebbero sapere quanto dovranno sborsare.
Ebbene la riforma costituzionale contiene una serie di misure che, se messe in pratica, aumenteranno in maniera significativa le spese a carico dello Stato. Attenzione: si tratta di modifiche strutturali che non andranno però a migliorare il sistema giustizia e dunque il servizio ai cittadini.
Due nuovi CSM: uno per i giudici, uno per i pubblici ministeri. Questo significa nuove sedi, personale, sistemi informatici dedicati, segreterie, utenze e via elencando.
L'attuale Csm costa circa 46 mln di euro. In caso di doppio Csm i costi potrebbero raddoppiare e arrivare a oltre 90 mln di euro ai quali aggiungere le spese per una nuova sede da comprare o affittare.
Poi ci sarà l'istituzione di un'Alta Corte.
La riforma affida a questo nuovo organo la funzione disciplinare oggi del Csm. Quindi anche in questo caso ci sarà bisogno di nuove sedi, personale amministrativo, risorse umane per mantenere la struttura e tanta tanta burocrazia in più.
Il Costo?
Se il Csm costa oltre 45 mln la Corte che ha meno componenti potrebbe costare 20 mln di euro.
E il referendum?
Anche qui si può solo ipotizzare ma come cifra di riferimento si può prendere quella dell'ultimo referendum tenuto nel giugno 2025: circa 88 min di euro.
I numeri si alzeranno anche per quanto riguarda i concorsi magistratura: la separazione delle carriere creerà una netta 'separazione' (scusate il gioco di parole) anche nella formazione dei magistrati, un percorso per i pubblici ministeri e uno per i giudici. Due percorsi professionali distinti, con costi aggiuntivi per corsi, concorsi e aggiornamenti.
Il costo per organizzare un concorso in magistratura è in media di 900mila euro che potrebbero raddoppiare. Per due concorsi serve inoltre personale amministrativo in più.
Potrebbe raddoppiare anche il costo per la Scuola superiore della magistratura che oggi è unica e costa circa 8 milioni di euro l'anno.
A questo si aggiunge la duplicazione burocratica, rallentamenti nei procedimenti e aumento della spesa pubblica.
Una situazione che allontana parecchio dall'efficienza e dal taglio dei costi tanto decantato dal ministro Nordio.
Facciamo il totale?
Vengono all'incirca oltre 210 milioni di euro.
Ricordate che li pagheremo noi.
Foto © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
La separazione delle carriere è l'anticamera del controllo governativo sui magistrati
Paolo Bolognesi: ''La separazione delle carriere è un modo per silenziare i magistrati''
Senato approva separazione carriere. Scarpinato: ''Regolamento di conti contro magistratura libera''
Riforma separazione delle carriere: magistratura sottomessa al governo sempre più vicina
