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Condannata in via definitiva a un anno e quattro mesi di reclusione Monica Laera, 50 anni, moglie di Lorenzo Caldarola, ritenuto uno dei promotori e capi del clan Strisciuglio di Bari.
Laera è stata riconosciuta colpevole di lesioni personali aggravate e minacce, entrambe aggravate dal metodo mafioso, nei confronti della giornalista del TG1, l’inviata Maria Grazia Mazzola (in foto). 
Ieri mattina la donna è stata arrestata dalla Squadra Mobile della Questura di Bari in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso per la sentenza del gup di Bari del 15 aprile 2021, confermata in appello il 13 maggio 2024 e divenuta definitiva lo scorso 20 maggio.
I fatti risalgono al febbraio 2018, quando la vittima - impegnata in un servizio sul tema "I giovani e le mafie" - si era recata nei pressi dell'abitazione di Ivan Caldarola, 25 anni, figlio della donna, coinvolto in un precedente episodio di violenza contro un minore.
All'arrivo della troupe, Monica Laera avrebbe affrontato la cronista con tono minaccioso, intimandole di andarsene. Poco dopo l'aggressione fisica, colpendo la giornalista con uno schiaffo al volto che le provocò un trauma contusivo all'emivolto sinistro, con prognosi di dieci giorni. Laera è ora nella casa circondariale di Trani per l'espiazione della pena.
"Ha vinto l'Italia onesta. Giustizia è stata garantita dalla magistratura indipendente e onesta dello Stato italiano". Lo scrive su fb la giornalista inviata del Tg1. "Oggi 19 luglio 2025 è stata arrestata dalla polizia e portata nel carcere di Trani, la mafiosa Monica Laera - scrive Mazzola - che mi aggredì picchiandomi con l'aggravante mafiosa e mi minacciò di morte il 9 febbraio 2018 a Bari. Lei appartenente al clan Strisciuglio - il marito Lorenzo Calderola boss in carcere più volte al 41 bis - i figli coinvolti in fatti gravi giudiziari con gravi condanne. Non immaginate le querele che mi ha fatto in questi anni... Tutte vinte. Lo stress ne vogliamo parlare? Chi ti ridà indietro gli anni, i magoni, le notti in bianco?". 
Mazzola ha ringraziato "Libera di Don Luigi Ciotti, i Colleghi, gli Amici, i cittadini, l'avvocata di Libera Vincenza Rando, parte civile al mio fianco con la Rai, con FNSI, col Comune di Bari, con l'Ordine dei Giornalisti Nazionale, con ASR. Grazie all'avvocata Caterina Malavenda che è stata eccezionale. 7 costituzioni di parte civile".  

Foto © Imagoeconomica

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