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A dichiararlo è il nuovo collaboratore di giustizia Sebastiano Di Mauro, le sue dichiarazioni sono state depositate nel processo “Athena” di Catania

"Dichiaro di essere a conoscenza dei rapporti fra il sindaco di Paternò Nino Naso e gli esponenti della 'famiglia' Morabito". Ad affermarlo ai magistrati è il nuovo collaboratore di giustizia, Sebastiano Di Mauro, le cui prime dichiarazioni sono stati depositate nel processo che si svolge con rito abbreviato e nato dall'operazione “Athena” di aprile 2024 dei carabinieri del comando provinciale di Catania. A riportarlo è il sito lasicilia.it. Nell'inchiesta il sindaco Nino Naso, candidato da 'autonomista', è indagato per voto di scambio politico-mafioso. Per lui la Procura aveva chiesto l'arresto, ma senza successo dopo l’opposizione del gip e di due collegi del Tribunale del riesame. Il sindaco a settembre andrà a processo con il giudizio immediato, come chiesto dai suoi difensori, gli avvocati Vincenzo Maiello e Maria Licata. Di Mauro ha parlato di un appoggio elettorale alle ultime comunali da parte del clan Morabito. Ha fatto ai magistrati una serie di nomi e ha elencato una serie di incontri conviviali con la partecipazione di esponenti della famiglia mafiosa e anche elargizioni per pilotare pacchetti di voti verso Naso. "In relazione alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Di Mauro di cui ho appreso il contenuto tramite i miei difensori - ha commentato il sindaco Naso col sito lasicilia.it - mi riporto a quanto da loro dichiarato: non siamo preoccupati, ci confronteremo con esse nel processo. Non sono turbato, sono sereno, dai contenuti si evidenziano dichiarazioni confuse, incerte e palesemente infondate. Ho piena fiducia nella magistratura e confido che presto questa vicenda possa chiarirsi una volta per tutte".

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