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Il testo figura già inserito nel programma della commissione Giustizia, relatore è il senatore di FdI Sergio Rastrelli

Il governo ha riavviato l’iter sul testo approvato 15 mesi fa alla Camera e congelato sulla prescrizione. Lo riporta Il Fatto Quotidiano. A oltre un anno dal voto (avvenuto il 16 gennaio 2024) e dopo i duri pareri di 26 presidenti di Corti d’Appello, nonché della presidente di Cassazione Margherita Cassano, l’esecutivo ha riesumato la legge e il testo figura già inserito nel programma della commissione Giustizia al Senato. Relatore Sergio Rastrelli, senatore di fratelli d’Italia. Il testo, pertanto, non è di produzione di Forza Italia, vera ispiratrice della riforma della prescrizione. Gli effetti della nuova legge smantellerebbero del tutto quella precedente del governo giallo-verde redatta dall’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. La riforma viene in soccorso alla ministra del Turismo Daniela Santanché, a processo per il caso Visibilia a Milano. Il testo della legge approvata alla Camera prevede un’ulteriore autonoma causa di sospensione della prescrizione a seguito di sentenza di condanna, stabilendo che il corso della prescrizione rimanga sospeso per un tempo non superiore a due anni in seguito alla sentenza di condanna di primo grado e per un tempo non superiore a un anno in seguito a sentenza di appello di conferma della condanna di primo grado. Il periodo di sospensione è comunque computato ai fini della prescrizione nel caso di superamento dei termini di sospensione previsti per la pronuncia della sentenza di impugnazione, proscioglimento dell’imputato o di annullamento della sentenza di condanna nella parte relativa all’accertamento della responsabilità o di accertamento di nullità. Viene quindi abrogato l’istituto dell’improcedibilità per superamento dei termini di durata massima del giudizio di impugnazione.
Non solo. Il testo, che essendo una norma sostanziale potrà essere applicato anche ai casi in corso non solo a quelli futuri per il principio del “favor rei”, era stato di fatto riscritto in Commissione da un emendamento presentato dai relatori Costa e Pellicini (FdI). In sintesi, prevede una sospensione della prescrizione di 24 mesi dopo la sentenza di condanna di primo grado e di 12 mesi dopo la conferma della condanna in Appello. Se la sentenza di impugnazione non arriverà nei tempi previsti, la prescrizione riprenderà il suo corso e si calcolerà anche il precedente periodo di sospensione. Anche in caso di successivo proscioglimento o annullamento della condanna in Appello o in Cassazione, il periodo in cui il processo è stato sospeso si calcolerà ai fini della prescrizione.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Foto © Imagoeconomica

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