Il tribunale di Caltanissetta, nel corso dell'udienza del maxi-processo sul cosiddetto Sistema Montante ha emesso sentenza di non doversi procedere per avvenuta prescrizione per alcuni reati contestati a sei imputati.
Per l'ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante e l'imprenditore gelese Carmelo Turco (difesi rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Giacomo Ventura) è stato prescritto il reato di traffico di influenze illecite; per l'ex assessore regionale Linda Vancheri alle Attività produttive (difesa dall'avvocato Enrico Sanseverino) prescritto il reato di associazione a delinquere; prescritto il favoreggiamento per l'ex amministratore delegato delle società di Montante, Vincenzo Mistretta (difeso dall'avvocato Massimiliano Bellini), il quale, non avendo altri capi di imputazione, esce dal processo. Prescritta l'ipotesi di reato di corruzione nei confronti del colonnello Gianfranco Ardizzone, per il re dei supermercati Massimo Romano (difeso dall'avvocato Dino Milazzo); avvenuta prescrizione per rivelazione di segreti d'ufficio, infine, per il poliziotto Salvatore Graceffa (difeso dall'avvocato Antonio La Scala).
La prossima udienza è fissata per il 17 febbraio nell'aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta.
Foto © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
Montante e quel potere creato con la corruzione
Processo Montante: disposte verifiche stato salute imprenditore