Al plenum straordinario del Consiglio superiore della magistratura, chiamato ieri a votare sul nuovo Testo Unico della Dirigenza Giudiziaria relativo al conferimento degli incarichi direttivi e semidirettivi dei magistrati, ha prevalso con 16 voti a favore la proposta sostenuta da AreaDG e da Magistratura Indipendente. Questa proposta sulle nomine delle figure apicali degli uffici giudiziari lascia maggiore discrezionalità all'organo di autogoverno della magistratura. Apporterebbe dei correttivi basandosi, però, su una logica che si muove nel perimetro della tradizione, conservando maglie larghe sulle nomine proprio nel riconoscimento dell'autonomia del Csm. Quattordici, invece, i voti dei consiglieri andati alla proposta, con un sistema di punteggi, voluta da Unicost e Md. Astenuto il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli. Al termine della votazione l'Assemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura ha approvato con due voti di differenza la proposta 1, presentata dai consiglieri Ernesto Carbone, Maurizio Carbone ed Eligio Paolini, che si concentra sui criteri di esperienza specifica senza attribuzione di punteggi agli aspiranti superando la distinzione tra indicatori generali e specifici. La proposta 2, presentata dai consiglieri Domenica Miele e Michele Forziati, optava invece per la valutazione degli aspiranti secondo punteggi, con una griglia definita in relazione ai parametri di legge.
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Csm, plenum approva nuovo testo unico sulla dirigenza giudiziaria
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