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Chi guiderà le procure di Bologna e Reggio Calabria?
Il Consiglio superiore della magistratura dovrà deliberare altre due grandi nomine quest'anno.
Entrambi sono sedi vacanti rispettivamente dopo l'addio di Giuseppe Amato - diventato procuratore generale a Roma - e Giovanni Bombardieri - ora a Torino.
Per Bologna si era mosso in lista Giuseppe Borrelli, 65 anni, procuratore di Salerno dal 2020 che era il favorito su tutti gli atri candidati, mentre per Reggio Calabria aveva presentato domanda il procuratore aggiunto facente funzioni Giuseppe Lombardo, coordinatore del processo 'Ndrangheta stragista.
Lombardo aveva fatto domanda anche per il vertice della procura di Catanzaro ma la Quinta Commissione gli aveva preferito il procuratore di Lamezia Salvatore Curcio, che da pm a Catanzaro fu erede del fascicolo Why Not, sottratto a Luigi De Magistris. Tuttavia bisognerà attendere ancora la pronuncia definitiva del plenum.In base a quanto riportato dal 'Fatto Quotidiano' prima ancora che la quinta commissione al Csm vagliasse i nomi dei canditati per la procura reggina Borrelli scelse di abbandonare la corsa per Bologna e puntare tutto su Reggio Calabria diventando di fatto il favorito assoluto.
Ad avvantaggiarlo, riporta sempre il 'Fatto’, oltre alle sue indubbie capacità professionali e organizzative ci sarebbero anche i suoi solidi rapporti istituzionali con il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, di cui è stato a lungo il vice a Napoli.
Inoltre Borrelli sarebbe anche molto vicino al mondo delle correnti: in passato era iscritto sia a Magistratura Democratica sia a Unicost.
La sua scelta azzopperà anche l'eventuale candidatura del procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido, il magistrato che assieme all'attuale procuratore della repubblica Maurizio De Lucia è stato l'autore dello storico arresto di Matteo Messina Denaro.
Guido aveva presentato domanda per Bologna ma se dovesse fallire il tentativo potrebbe optare per la procura reggina o per quella di Venezia, vacante da quando Bruno Cherchi è andato in pensione.
Assieme a lui nella corsa per la procura del capoluogo emiliano c'è anche Alessandra Dolci, procuratrice aggiunta a Milano ed esperta di indagini sulla ‘Ndrangheta nel Nord Italia, e il favorito Paolo Ielo  già giovane membro del pool di Mani pulite a Milano, poi procuratore aggiunto a Roma e di recente tornato al ruolo di sostituto dopo aver completato il mandato di otto anni da dirigente.
Qualora la nomina di Bonelli venisse confermata, si tratterebbe del secondo collaboratore di fiducia di Melillo a raggiungere i vertici di una procura; il primo è stato Francesco Curcio, designato alla guida della Procura di Catania, nonostante sia, a tutti gli effetti, un "papa straniero".

Fonte: ilfattoquotidiano.it

Foto © Imagoeconomica

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