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Continua la sequela di vendette del governo contro la magistratura

Ancora attacchi della politica contro la magistratura. L'ultimo capitolo riguarda l'inasprimento di un emendamento che prevede una sanzione disciplinare nei confronti di pm e giudici in caso di ingiusta detenzione. A dare la notizia è Il Fatto Quotidiano che ha parlato - ha ragion veduta - di vendetta del Governo. La votazione è attesa per martedì. La matrice, ancora una volta, è Enrico Costa: ex deputato di Azione, da poco rientrato "a casa", Forza Italia. L'azzurro ha presentato una modifica al disegno di legge chiedendo che nei casi di ingiusta detenzione, il fascicolo sul magistrato venga mandato direttamente alla Corte dei Conti e che possa contestargli il danno erariale. L’emendamento era stato accantonato dal governo, ora però da Chigi c'è la volontà di rimetterci mano e renderlo ancora più pesante per i magistrati: il nuovo emendamento prevederà che il fascicolo venga mandato al Procuratore Generale della Corte di Cassazione che ha l’obbligo di esercitare l’azione disciplinare nei confronti del magistrato. La nuova norma, elaborata da Palazzo Chigi sotto la supervisione del sottosegretario Alfredo Mantovano e dal Ministero della Giustizia, sarà presentata martedì, in concomitanza con il voto in commissione alla Camera. La disposizione prevede che, in caso di assoluzione, un indagato arrestato possa chiedere un risarcimento per ingiusta detenzione, decisione che spetta inizialmente alla Corte di Appello. Se la sentenza diventa definitiva, lo Stato sarà tenuto a pagare il risarcimento, e non il magistrato di tasca propria. Tuttavia, per il governo, è importante che il magistrato o il giudice responsabile della detenzione risponda disciplinarmente e possa subire sanzioni di carriera. La responsabilità per ingiusta detenzione è stata una battaglia sostenuta dal centrodestra, anche alla luce di casi recenti, come l’inchiesta ligure che ha coinvolto l'ex presidente della Regione Giovanni Toti. Secondo il rapporto del Ministero della Giustizia del 2023, tra il 2018 e il 2023 lo Stato ha risarcito 4.368 persone ingiustamente detenute, per un totale di 193 milioni di euro. Negli ultimi trent'anni, i risarcimenti hanno raggiunto quasi un miliardo di euro. Per il deputato Costa, questi dati non bastano: sostiene che i magistrati responsabili debbano affrontare sanzioni disciplinari. Il deputato di FI ha criticato il Ministero per la scarsa attivazione dei procedimenti disciplinari: solo 87 negli ultimi sei anni, di cui appena 4 tra il 2022 e il 2023, nonostante gli ingenti risarcimenti. Con la nuova norma, però, ogni caso di ingiusta detenzione sarà trasmesso al Procuratore Generale della Cassazione, che sarà obbligato ad avviare un’azione disciplinare.

Foto © Imagoeconomica

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