"La Procura di Torino in questo momento sta affrontando un deficit di personale amministrativo. Abbiamo una carenza di organico superiore al 50%, con grandi difficoltà nell'assicurare l'assistenza necessaria al lavoro dei magistrati e nell'erogare una serie di servizi ai cittadini". Lo ha affermato Giovanni Bombardieri, nuovo procuratore capo di Torino, durante l'audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre associazioni criminali. "In particolare - ha aggiunto Bombardieri - nell'ambito del processo penale telematico, c'è stata una drastica riduzione del personale addetto alla digitalizzazione degli atti, ovvero alla scansione e all'invio agli uffici del tribunale, del gip e alla fase successiva della conclusione delle indagini. Il personale dedicato a questa attività è passato da sei unità iniziali a una sola attualmente". Per il procuratore di Torino "questa situazione sta comportando gravi difficoltà e ritardi nello svolgimento delle attività dell'ufficio, basti pensare che atti come le richieste di misure cautelari e le richieste di rinvio a giudizio passano tutti attraverso questa attività di digitalizzazione". "È una situazione critica che richiede un intervento per ripristinare adeguati livelli di personale e garantire il regolare funzionamento degli uffici giudiziari a beneficio dei cittadini", ha affermato Bombardieri. Il procuratore davanti alla commissione ha ripercorso la storia giudiziaria della 'ndrangheta in Piemonte.
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Bombardieri: situazione critica in Procura a Torino, manca oltre il 50% del personale amministrativo
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