La decisione dei giudici è arrivata dopo l’inizio della sua collaborazione con la giustizia; ora vive in provincia di Salerno
L’avvocato penalista Alessandro Del Giudice, arrestato nel settembre 2021 nell’ambito dell’inchiesta denominata “Araldo” e condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, oltre che per altri reati legati all’usura e all’accesso abusivo a sistemi protetti, ha ottenuto un’attenuazione della pena. Per questo motivo, la Corte d’Appello ha autorizzato il suo rilascio, a condizione che risieda fuori dalla Sicilia. Per anni, Del Giudice avrebbe agevolato il boss di Misilmeri, vicino Palermo, Pietro Formoso, veicolando messaggi per lui dall’interno del carcere e ricoprendo ruoli di intermediazione negli affari del boss. Col tempo, tuttavia, l’avvocato ha deciso di collaborare con la giustizia, fornendo informazioni preziose sulle attività di Formoso. Tra le sue rivelazioni, Del Giudice (difeso dall'avv. Leopoldo Catena) ha raccontato che Formoso disponeva di ingenti somme di denaro, arrivando a spendere anche 400-500 euro al giorno per giocare al “gratta e vinci”. Durante il suo percorso di collaborazione, l’avvocato ha espresso un profondo pentimento per il suo coinvolgimento nelle attività criminali, dichiarando rammarico non solo per aver tradito la propria famiglia, ma anche per aver disonorato la sua professione. I giudici hanno riconosciuto l’importanza della sua collaborazione, autorizzando la sua scarcerazione con l’obbligo di risiedere fuori dalla Sicilia. Come riportato da “Palermo Today”, Del Giudice si è trasferito ad Agropoli, in provincia di Salerno, lungo la costa del Cilento. I giudici ritengono che l’avvocato abbia “cambiato vita”, vivendo ora lontano dal “torbido ambiente mafioso in cui era invischiato”. Sempre secondo quanto riportato da Palermo Today, oltre a essersi trasferito in una nuova residenza, dove vive insieme ai genitori, Del Giudice avrebbe ottenuto anche un nuovo impiego come addetto esecutivo presso un deposito aziendale.
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