Seconda solo alla ‘Ndrangheta nei Paesi Bassi, la criminalità balcanica sta espandendo la sua influenza in tutto il continente
“La mafia emergente è quella albanese, della quale da qui in avanti dobbiamo occuparci. Sarà la mafia del futuro non solo.in Italia ma anche in Europa”. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, durante la presentazione del libro Demoni del giornalista Lirio Abbate presso la libreria Mondadori di Napoli. In passato, il procuratore Gratteri ha già avanzato ipotesi sul tema della criminalità organizzata, che si sono sempre rivelate esatte. Tornando alla mafia albanese, oltre a guadagnare terreno in Europa, nei Paesi Bassi è già diventata la seconda per importanza dopo la ‘Ndrangheta calabrese, il che indica quanto possa diventare molto presto una forza preponderante nel panorama criminale europeo. Durante la presentazione del libro Demoni (edito da Rizzoli), il procuratore capo di Napoli ha parlato anche del suo impegno per migliorare la sicurezza all’interno della città partenopea. “Da quando mi sono insediato a Napoli, ho fatto raddoppiare il numero di telecamere e quello delle forze dell'ordine su strada. Se passeggiate nel centro storico di Napoli - ha ribadito - trovate il doppio delle forze dell'ordine rispetto a Roma o Milano in questo momento”. Proprio l’aumento delle forze dell’ordine sul territorio ha portato a un notevole incremento degli arresti: “ogni settimana, anche nei periodi peggiori, si registrano circa sessanta arresti”. Un dato che ha contribuito a migliorare la sicurezza e, quasi certamente, la percezione dei napoletani riguardo alla presenza delle istituzioni sul territorio. Ma il risultato ottenuto da Gratteri a un anno dal suo insediamento alla Procura di Napoli è anche il frutto di una sinergia rafforzata tra la Procura e le forze dell'ordine, sostenuta da “magistrati straordinari e tra i migliori investigatori d'Italia”, grazie alla collaborazione promossa dallo stesso Gratteri. Citando con soddisfazione il fatto che la città sia scesa al dodicesimo posto nella classifica del “Sole 24 Ore” sugli indici di criminalità, il procuratore della Repubblica di Napoli ha voluto sottolineare che “i risultati sono arrivati”. Poi ha aggiunto: “Sono qui dal 20 ottobre 2023 e sono uscito una sera sola, quella del G7 Cultura per parlare di Unesco. Però qui c'è una densità di monumenti nel centro storico, il primo teatro d'Italia. Un altro indice della bellezza di Napoli sapete qual è? - ha proseguito Gratteri - E’ che a Napoli si vendono più biglietti del teatro rispetto a Roma e a Milano. E’ il senso che a Napoli non c'è solo Camorra o violenza, ma c'è cultura”.
Le critiche alla riforma Cartabia
Durante la presentazione del libro di Lirio Abbate, Nicola Gratteri ha voluto ribadire le criticità introdotte dalle ultime riforme in materia di giustizia e informazione, che hanno limitato la possibilità di pubblicare atti giudiziari, comprese le ordinanze di custodia cautelare, riducendo così le informazioni accessibili durante le conferenze stampa. “Penso che un cittadino che paga le tasse e lavora, ha diritto di sapere cosa accade sul territorio di Napoli. Se va a prendersi un caffè ha diritto di sapere se l’assessore o il tecnico comunale sono indagati per quei reati. Da oggi - ha spiegato - non lo saprà più”. Gratteri ha inoltre sottolineato i rischi legati al divieto di pubblicazione degli atti giudiziari: “È possibile pubblicare solo il capo di imputazione, ma non più l’ordinanza. Il giornalista potrà fare solo una sintesi dell’ordinanza, ma questo è estremamente pericoloso - ha precisato - anche per il giornalista stesso, che potrebbe fraintendere un passaggio, esponendosi a una causa civile per risarcimento danni”.
Fonte: Ansa
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