L’ironia del magistrato: "Ora c’è l'aggravante per il politico che prende tangenti vicino alla stazione"

Per il ministro della giustiza Carlo Nordio, la volicizzazione della giustizia passa da una “forte depenalizzazione” dei reati. Eppure, con il “ddl Sicurezza”, recentemente approvato alla Camera, sono stati aggiunti circa venti articoli tra nuovi reati e aumenti di pena. Sulla vicenda è intervenuto il magistrato Alfonso Sabella, che ospite di Tagadà, in onda su La7, ha commentato: “Si dice che solo gli idioti non cambiano idea. Evidentemente il ministro Nordio non è tale visto che ha cambiato idea legittimamente”. Dopo il commento sarcastico, Sabella ha aggiunto: “Mi pare di aver capito che adesso la sua posizione sia completamente diversa da quella che aveva inizialmente”. Evidentemente è “chiaro che la depenalizzazione che noi magistrati auspichiamo da tanto tempo potrebbe essere uno dei modi per iniziare a risolvere i problemi della giustizia, ma evidentemente si va nella direzione opposta. Una pena da 2 a 7 anni per chi occupa abusivamente un immobile, il che è addirittura più grave di chi spara con un kalashnikov in un luogo pubblico, sinceramente mi lascia un po' perplesso, anche perché sono tutte riforme a macchia di leopardo senza avere in mente un progetto unitario, realmente necessario in una grande riforma della giustizia”. Sabella ha ironizzato anche su un altro aspetto della norma, quello che ha preso il soprannome di “norma Cicalone”, dal nome dello youtuber romano Simone Cicalone, famoso per i suoi video sui borseggi nelle metropolitane di Roma. Questa norma introduce un’aggravante per i reati commessi all'interno o in prossimità delle stazioni ferroviarie e della metropolitana, oppure all’interno dei treni passeggeri. Sabella sottolinea come questa aggravante sia stata estesa a qualsiasi tipo di reato, anche a situazioni poco gravi, portando a conseguenze esagerate. Ad esempio, “se un politico prende una tangente vicino ad una stazione, c’è l’aggravante” dovuta al luogo dove il reato è stato commesso. Allo stesso modo, se una persona insulta il proprio vicino di casa presso una stazione della metro, il reato sarebbe considerato più grave rispetto a un insulto avvenuto altrove. “Se io mando a quel paese il mio vicino di casa e lo faccio alla stazione della metro Furio Camillo, anziché farlo nel condominio riunito - ha concluso Sabella - commetto un reato ancora più grave”.

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