L’Italia ha 45 giorni per chiedere l’estradizione ma Bertoluzzi può chiedere ricorso contro le autorità argentine
Dopo la revoca dello status di rifugiato, concessagli nel 2004, l’Argentina ha arrestato ed estraderà in Italia Leonardo Bertulazzi (71 anni), nome di battaglia 'Stefano', membro della colonna genovese delle Brigate Rosse, deve espiare la pena di 27 anni di reclusione per il sequestro dell'ingegnere navale Piero Costa avvenuto a Genova il 12 gennaio del 1977. La Polizia argentina ha eseguito la misura restrittiva alla presenza dell'Intelligence italiana e di dirigenti e operatori delle forze di polizia in servizio presso la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, la Digos di Genova e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, presenti a Buenos Aires già da alcune settimane.
Il sequestro dell’ingegnere fu organizzato per ottenere denaro del riscatto e finanziare così le azioni sovversive in divenire, come l'acquisto dell'appartamento di via Montalcini dove poi venne tenuto prigioniero Aldo Moro per il periodo del suo sequestro. Il 12 Gennaio 1977 alle 19:30 Pietro Costa, 42 anni, sposato e due figli, membro di una tra le più ricche famiglie di armatori genovesi viene sequestrato vicino alla sua casa di Castelletto: due uomini armati lo afferrano e lo spingono nell'abitacolo di una Fiat 132 che riparte a tutta velocità. Nel frattempo, due complici avevano sbarrato la strada parcheggiando una Fiat 125 di traverso sulla carreggiata. I rapitori appartengono tutti alla colonna genovese delle Brigate rosse e la prima richiesta di riscatto è di 10 miliardi di lire per poi scendere a cinque. La trattativa con la famiglia Costa porterà al ridimensionamento della richiesta a un miliardo e cinquecento milioni di lire. Il pagamento è stato portato a termine a Roma, nel parco di Villa Sciarra, il 26 marzo. Costa, che per tutto il periodo del sequestro venne tenuto segregato da Riccardo Dura, verrà rilasciato all'alba del 4 aprile, legato mani e piedi in salita San Bersezio. Bertulazzi è ricercato da oltre 40 anni dalle autorità italiane. Ora è detenuto in un regime speciale, non in un carcere comune, secondo quanto spiegano fonti all'ANSA. Adesso l’Italia ha 45 giorni per presentare la richiesta di estradizione. Nel frattempo tuttavia, Bertulazzi può presentare ricorso contro le autorità argentine che gli hanno ritirato lo status di rifugiato permettendone così la cattura. Nel caso vincesse la causa, decadrebbe la possibilità di trasferirlo in Italia. Inoltre, anche nell'ipotesi in cui il giudice che sarà chiamato a decidere sul caso della sua estradizione desse parere positivo, l'ex terrorista avrà la possibilità di opporre un ricorso. E solo al termine di questa procedura giudiziaria, che terminerà con una sentenza definitiva, si saprà se l'uomo potrà essere estradato in Italia.