Il Procuratore capo di Prato ha presentato il proprio libro ad Alberobello
"Il collaboratore di giustizia percepisce quando c'è un'attenzione da parte dello Stato ed un supporto che, io credo che possano migliorare, per rendere più efficiente il sistema della protezione. E sarebbe anche auspicabile che si intervenisse sull'attuale normativa che dovrebbe essere aggiornata ed ancorata al mutamento della criminalità organizzata e terroristica che è in continua evoluzione". A dirlo è il Procuratore capo di Prato Luca Tescaroli intervenendo ad Alberobello in occasione della presentazione del suo libro "Pentiti. Storia, importanza e insidie del fenomeno dei collaboratori di giustizia", edito da Rubettino.
Ad organizzare l'evento "Insieme per Alberobello", movimento che fonda la sua azione sulla cittadinanza attiva, la legalità, la condivisione di tematiche di pubblico interesse.
Ovviamente in questo momento storico il tema delle collaborazioni con la giustizia è assolutamente centrale.
Tescaroli, recentemente raggiunto da pesanti minacce di morte, dialogando con Gianvito Ricci, ha parlato proprio dell'importanza e le insidie del ruolo dei collaboratori di giustizia oggi.
"Grazie al loro apporto sono stati arrestati i latitanti più pericolosi - ha ricordato il magistrato - sono stati individuati depositi di armi e di esplosivi, di cui i boss avevano disponibilità, così impedendo che si commettessero ulteriori vari delitti".
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