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La corte d'assise di Brescia ha rigettato la richiesta della difesa di Roberto Zorzi (avv. Stefano Casali) di annullare il rinvio a giudizio. Zorzi, ricordiamo, è accusato di essere l'esecutore materiale della strage di Piazza Loggia del 28 maggio 1974.
Il processo, dunque, riprenderà dopo l'estate; tuttavia non mancano le difficoltà: i giudici mancano sempre di più e la situazione continua a peggiorare.
"La nostra volontà è comunque quella di celebrare il processo e concluderlo in tempi contenuti" aveva detto in aula della corte d'assise di Brescia Roberto Spanó all'inizio della nuova udienza del processo a carico di Roberto Zorzi. Spanó aveva già manifestato nei mesi scorsi le difficoltà a poter affrontare un processo tanto impegnativo a causa della mancanza di giudici nella sezione che presiede. Una settimana fa i vertici della giustizia bresciana avevano pubblicamente manifestato preoccupazione perché nonostante le ripetute rassicurazioni e gli annunci da parte del ministero della Giustizia Carlo Nordio a Brescia non sono ancora stati inviati nuovi giudici.
I processi per la strage sono molto complessi e richiedono uno sforzo eccezionale, che verosimilmente impegneranno in via esclusiva i rispettivi collegi giudicanti per almeno un anno. Per poter garantire il rapido e regolare svolgimento dei due processi, i magistrati addetti alla loro celebrazione dovranno necessariamente essere sostituiti da altri colleghi per quanto riguarda lo svolgimento della normale attività’ giurisdizionale” avevano detto il procuratore generale Guido Rispoli e il presidente della Corte d’appello Antonio Matano. La richiesta dei vertici della giustizia bresciana riguarda quattro magistrati da altri distretti. “In quello di Brescia non è possibile attingere – hanno spiegato – la coperta è troppo corta. Lo è da tempo immemore. Se vogliamo che i processi si celebrino in tempi celeri, come ha chiesto lo stesso presidente Mattarella, serve un intervento. Altrimenti l’accertamento della verità sui tragici fatti di 50 anni fa non potrà che essere a singhiozzo”.

Foto © Imagoeconomica

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