Si è avvalso della facoltà di non rispondere Marcello Colafigli socio fondatore della Banda della Magliana con Franco Giuseppucci, il vero boss, Maurizio Abbatino e Renatino De Pedis.
Davanti al gip nel carcere di Regina Coeli, per l'interrogatorio di garanzia, non ha proferito parola.
Colafigli è stato arrestato martedì scorso nell'ambito dell'operazione della Dda di Roma che ha portato a 28 misure per accuse che vanno dall'associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, alla tentata rapina in concorso e tentata estorsione in concorso, alla ricettazione e possesso illegale di armi. L'inchiesta riguarda un sodalizio criminale, con base logistica nella Capitale e operativo nell'area della Magliana e sul litorale laziale, capeggiato dall'ex boss della Banda della Magliana che, secondo l'accusa, nonostante in regime di semilibertà, era riuscito a pianificare cessioni ed acquisti di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti dall'estero (Spagna e Colombia), mantenendo rapporti con esponenti della 'Ndrangheta, della camorra, della mafia foggiana e con albanesi inseriti in un cartello narcos sudamericano.
Foto © Imagoeconomica
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