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Si profila un altro processo per calunnia a carico di Piero Amara, il legale siciliano già a giudizio a Milano per le vicende della Loggia Ungheria, compreso il filone relativo alla rivelazione del segreto d'ufficio, per i casi del giudice Marco Mancinetti, ex componente del Csm e del responsabile degli affari legali di Eni, Stefano Speroni, entrambi parte offesa, e per il cosiddetto falso complotto. Il gip milanese Stefania Donadeo ha infatti rigettato la richiesta di archiviazione avanzata della procura e ordinato di indagare Amara per calunnia, in seguito alla denuncia presentata nell'aprile 2021 da Michele Bianco, uno degli avvocati interni della compagnia petrolifera il quale, assistito dall'avvocato Matteo Calori, si era sentito diffamato. Bianco, infatti, era venuto a conoscenza delle dichiarazioni con cui Amara, davanti ai pm milanesi, lo additava - dichiarando il falso - come colui che gli avrebbe riferito, tramite un messaggio inviato con l'applicazione Wickr, di "presunti rapporti tra i legali di Eni e il presidente del collegio giudicante nel processo Opl 245", è il nome del giacimento in Nigeria, "a carico dei vertici della società", poi tutti assolti. Inoltre lo citava come fonte di un presunto avvicinamento al giudice Tremolada da parte della difesa. I verbali con il contenuto di tali affermazioni erano stati trasmessi alla Procura di Brescia, competente per i magistrati milanesi, dove era stato aperto un fascicolo, poi archiviato, per abuso di ufficio a carico di ignoti. Ora il giudice Donadeo, con un provvedimento di tre giorni fa, ha disposto da un lato l'archiviazione per il reato di diffamazione a carico di Amara e dall'altro ha ordinato ai pubblici ministeri di iscriverlo per calunnia. E questo non solo in quanto le sue dichiarazioni erano "prive di ogni riscontro" e "neanche lontanamente veritiere", ma anche perché era "consapevole dell'offesa che avrebbe causato alla reputazione e all'onorabilità" della professoressa Paola Severino, dell'avvocato Nerio Diodà e del giudice Tremolada, oltre che di Bianco. I quali sono tutti parte lesa in un procedimento che dovrebbe essere trasmesso a Brescia.

Fonte: Ansa

Foto © Imagoeconomica

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