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Riceviamo e pubblichiamo una richiesta di rettifica dall'avv. Vittorio Lo Presti, legale del Prof. Fabio Fatuzzo, da noi citato nell'articolo “Gli impresentabili di Giorgia Meloni” in virtù di alcune vicende giudiziarie che lo hanno interessato in passato. Ci preme sottolineare che, a nostro parere, chi riceve condanne definitive per fatti legati alla pubblica amministrazione non dovrebbe assumere incarichi pubblici. Ecco perché per noi restano "impresentabili" al di là delle riabilitazioni da parte dei Tribunali di Sorveglianza.

Egregio Direttore,

in relazione all’art. pubblicato su ANTIMAFIADuemila il 5.02.24 titolato “Gli impresentabili di Giorgia Meloni”, desidero comunicarle, nell’interesse dell’On. Prof. Fabio Fatuzzo, alcuni dati, di cui sicuramente lei non è a conoscenza, che riguardano il suddetto Prof. Fabio Fatuzzo, dal suo giornale ritenuto “impresentabile”.

Noi certamente, non neghiamo che il suddetto On. Prof. Fatuzzo, sia stato, suo malgrado, coinvolto in una vicenda penale quando era assessore alla pubblica istruzione ed alla cultura al comune di Catania (e quindi, responsabile della vicenda soltanto perché partecipò ad una soltanto delle diverse giunte comunali nelle quali fu approvato parte dell’iter della delibera poi oggetto del processo e che nulla aveva a che fare con i settori amministrativi a lui assegnati, quindi una sorta di responsabilità “collegiale”) che risale ad oltre 20 anni addietro, ma quello che a Lei non sarà stato riferito e di cui mi pregio informarla è che il prof. Fatuzzo, è stato regolarmente riabilitato, per tale vicenda, dal Tribunale di Sorveglianza di Catania.

Pertanto, per tale vicenda, certamente, non può definirsi “impresentabile” posto che, come a Lei sicuramente noto, la riabilitazione del condannato è frutto di un complicato e lungo procedimento giudiziario ed amministrativo che, valuta non soltanto la vicenda processuale, ma entra anche nel merito delle frequentazioni, del modo di vivere e, persino, della moralità del soggetto da riabilitare giacché vengono richieste informazioni dettagliate, sul soggetto, alle forze dell’ordine in merito alla vita anteatta ed attuale del riabilitando e viene valutata, non solo in termini legali ma anche in termini addirittura morali del soggetto. Il Prof. Fatuzzo ha superato tali controlli ed è stato riabilitato ed è già in corso la relativa procedura di cancellazione sancita dalla l. Cartabia, avente ad oggetto il cd. “diritto all’oblio”.

Per quanto concerne la sua presunta incapacità e alla scelta fatta su di lui per “amichettismo”, Vi informo che il suddetto ha una esperienza ultradecennale nel campo della depurazione. Egli è stato, infatti, per quasi dieci anni presidente e, poi, direttore generale dell’ACOSET SPA società che si occupa della distribuzione idrica e, quindi, della conseguente depurazione in 20 comuni della provincia di Catania e, come tale, gestisce vari depuratori. Tale società, quando Fatuzzo fu eletto presidente, era in forte sofferenza economica e finanziaria avendo, il precedente presidente, cercato, senza risultati, di attuare una politica espansiva che aveva svuotato le casse della società.

Sotto la “gestione” Fatuzzo la società ha risanato i bilanci e sono stati risolti una lunga serie di annosi problemi. Poi, nonostante tali risultati estremamente positivi al Prof. Fatuzzo non fu più rinnovata la fiducia dei soci (tutti i sindaci dei 20 comuni, la maggioranza dei quali “di sinistra”).

Il prof. Fatuzzo fu poi nominato Presidente della Sidra SPA, società che si occupa della distribuzione idrica e della conseguente depurazione nella città di Catania ed anch’essa, pertanto, gestisce depuratori, giacché il Sindaco di Catania non volle disperdere il patrimonio tecnico e professionale acquisito dal suddetto Fatuzzo.

A dispetto di quanto da Voi scritto anche i risultati, in SIDRA SPA, sono stati strabilianti e, per la vicenda da Voi citata della perdita dei finanziamenti, causata da un problema di natura tecnica, è stato proposto ricorso alla superiore giurisdizione del procedimento affinché venga riconosciuto il buon diritto della società all’erogazione del finanziamento che, quindi, non è per nulla perduto essendo ancora in corso la relativa procedura.

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Studio Legale Lo Presti

Avv. Vittorio Lo Presti

Foto © Imagoeconomica

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